2023: Tempo di maturità… e d’immaturità

Giacomo Leopardi è uno degli scrittori più bersagliati dagli studenti, che forse non gli perdonano di essere diventato gobbo (così si dice) a forza di studiare… A. Ferrazzi, Ritratto di Giacomo Leopardi, 1820 circa. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1128950

Con gli esami di maturità 2023 sono tornati, belli freschi, gli strafalcioni degli studenti. Facciamo un piccolo viaggio all’interno di questi errori / orrori, iniziando da una retrospettiva fino agli strafalcioni del 2020. Poi ci immergeremo nell’attualità.

Dissacrazioni

Il Leopardi, ahimè, si presta molto alle contaminazioni di cui gli studenti sono capaci quando sono costretti a far riemergere reminiscenze scolastiche che però si mescolano col saper comune, ovvero quello dei moderni media. Ricordo, al programma «Il Milionario» di Jerry Scotti, di aver sentito un laureato, alla domanda «Nella poesia del Leopardi, chi canta d’in su la vetta de la torre antica?», rispondere, pur con molti dubbi: «Silvia!». Forse per lui il passero solitario è quello che «rimembra ancora»…

Ad un esame di maturità, un candidato scrisse che fra le altre Operette morali il Leopardi aveva composto il «Cantico di Gatto Silvestro». «Mi è semblato di vedele un gatto», direbbe Titti. Un’altra volta un candidato ha parlato del «pessimismo comico» di Leopardi. È un ossimoro, nel senso che il grande poeta è riuscito a conciliare gli opposti, o è una visione pessimistica che fa ridere i polli (quelli del Cantico del Gallo Silvestre)? E c’è chi insiste: Leopardi era un umorista! (Forse nel senso dell’umor nero?). Ma, naturalmente, Leopardi non è l’unico ad essere massacrato dagli studenti e non solo. Ecco una riedizione di errori.

Hitler e i formaggini

Il libro scritto da Hitler era il Mein Kraft.

Sempre di interiorità di tratta

«Cosa ha scoperto Freud?». Il candidato è indeciso. Allora per aiutarlo il professore gli suggerisce: «in… in…», per dire inconscio. Lo studente: «intestino».

Cronaca nera

La domanda era: «dove si svolgono i Malavoglia di Verga?». La risposta della candidata è stata «Avetrana». È ovvio poi – idea ricorrente tra gli studenti – che la barca dei Malavoglia trasportasse un carico di piccoli lupi, neppure a starselo a domandare. Come pure, il classico dei classici, che usava anche ai miei tempi: la tassa sul macinato era la tassa sulla carne tritata.

Modernizziamo

Ormai consuetudinario considerare D’Annunzio un «estetista» e leggere il titolo della poesia pascoliana «X agosto» come «Ics agosto» o, più in linea col progresso, «Per agosto». Già più originale, sempre su Pascoli, è spiegare una sua poesia parlando di travaglio intestinale dell’autore, invece di interiore.

Sempre in Lombardia siamo

Padre Cristoforo dei Promessi Sposi prima di farsi frate era Ludovico il Moro.

Scrittori o scarpe, ed altro ancora

«Il fu Mattia Pascal? È stato scritto da Pittarello».

Del resto, a me personalmente, una studentessa  ha detto che Pirandello ha scritto un’opera sui Salmi (era Calvino, non Italo, ma il riformatore cinquecentesco). Si è lamentata perché le ho dato un voto a parer suo troppo basso. Se non altro non mi meraviglio più, se vedo, come adesso, che anche sul sito di una comunità di base il motto «I salmi sono un’anatomia di tutte le parti dell’anima» è attribuito a Italo Calvino… forse l’avrà scritto ne Il Visconte dimezzato.

Lingue classiche

Traduzione dal greco: «La dea era legata da un maiale», invece che dal figlio. L’errore si capisce facilmente perché le due parole in greco sono abbastanza simili, anzi avevano dato modo all’imperatore Augusto di fare una azzeccata battuta a proposito del re Erode il grande: «Nel palazzo di Erode, diceva, preferirei essere il maiale piuttosto che un figlio»; notoriamente, Erode, che si asteneva come re di Israele dalla carne suina, eliminava i propri figli appena gli sorgesse il sospetto che lo volessero soppiantare.

Traduzione dal latino: «Nelle battaglie combattevano per lo più i pelosi gladiatori», scambiando «pilum», che è il giavellotto, con la villosità naturale dei combattenti.

Spiegazione scientifica

Un altro studente, alla maturità, disse che al tempo del big bang, la nascita dell’universo, «c’era molto caldo e l’aria era irrespirabile». Non esisteva nessuno che potesse respirare, ma l’aria era comunque irrespirabile.

TEMPO DI STRAFALCIONI 2019

D’Annunzio, il Vate d’Italia, non solo è considerato comunemente dagli studenti «un estetista»; è stato definito anche «il poeta water». Firma di Gabriele D’Annunzio, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=19790411

Anche nell’anno 2019 gli strafalcioni detti dagli studenti – e, ahimè, anche dai professori – sono stati abbondanti ed esilaranti, con sorprendenti variazioni sul tema.

L’articolo precedente QUI.

Dalla cosmesi ai sanitari

Ad esempio, da vari decenni gli studenti stanno dicendo che D’Annunzio era un estetista (anziché un esteta), questo è assodato. Nell’anno 2018, il Vate d’Italia è diventato «il poeta water»…

Freddezza

È pure ormai un classico affermare che la Guerra Fredda è stata combattuta d’inverno. «In Siberia», precisa adesso qualcuno; «con poco sentimento», asserisce qualcun altro più attento alle passioni umane che ai tempi o ai luoghi degli eventi.

Razzismo latente

È una novità assoluta, invece, definire il padre Dante «un noto ebreo italiano». Ogni commento sarebbe superfluo.

Contaminazione

«Il segretario del Partito comunista italiano era Palmiro Tognazzi». Guai a confondere la politica con lo spettacolo…

Ora tocca ai docenti

Purtroppo sono sempre più frequenti gli errori dei professori, spesso dovuti a interventi su altre discipline rispetto alla propria. Ma un docente di storia avrebbe affermato che la Seconda guerra mondiale scoppiò nel 1915; altri, che nel 1789 i francesi scoprono l’America e che nella Prima Guerra Mondiale gli Stati Uniti erano alleati della Germania. Gino Bartali fu un eroe degli anni Ottanta. Il Venezuela è in Asia. Hitler invase Pearl Harbor. Un docente di matematica: «Mi parli del teorema di Petrarca». All’esame di III media a Castagneto: «Al tempo del Carducci i cipressi non c’erano, c’erano i pioppi». Povero illuso il poeta, che credeva di parlare coi suoi cari cipressetti….

Anno 2020

Anche Giovanni Pascoli è particolarmente massacrato dagli studenti. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=489055

Neppure il coronavirus, rivoluzionando il modo di fare gli esami di maturità, l’ha avuta vinta sugli strafalcioni degli studenti. Gli errori ed orrori commessi dai maturandi in sede di esame, puntuali come sempre, sono ricomparsi come da tradizione, ed anche con qualche innovazione.

Letteratura italiana

Autori universali

Partiamo sempre con la letteratura italiana, materia che impegna tutti gli indirizzi di studio anche se non in egual modo. Ci sono autori molto gettonati dagli studenti, a parere dei quali hanno scritto un po’ tutto. Il noto Italo Calvino sarebbe anche autore di «Se questo è un uomo» (di Primo Levi), così come «Rosso Malpelo» sarebbe stato scritto da Giovanni Pascoli: in fondo, è sbagliato solo il cognome, che invece è quello di Giovanni Verga.

Amori universali

D’altro canto, se i poeti si differenziano fra loro per stile e per età, è anche possibile che la donna amata risponda ad un solo nome, Silvia? Secondo qualche studente, Silvia sarebbe stata oggetto dell’amore non solo da parte di Giacomo Leopardi, che le dedicò l’ode «A Silvia», ma anche da parte di Francesco Petrarca e di Giovanni Pascoli. Una Silvia sola comune a tutti e tre (pluricentenaria, visto che si spazia dal XIV al XIX secolo), o tre Silvie diverse?

Arti e mestieri

Una novità di quest’anno è il considerare Pirandello come un esponente della pittura espressionista. Gabriele D’Annunzio, invece, ormai è risaputo, era un estetista. Pure un classico è leggere come «Ics agosto» (variante: «Per agosto») il titolo della celebre poesia «X agosto» di Giovanni Pascoli.

Gli orrori della storia

Una storia completamente riscritta, in cui le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki sono state sganciate durante la prima Guerra mondiale e, come variante, sarebbero state fatte esplodere dall’esercito nazista.

Il crollo del Muro di Berlino ebbe luogo nel 1948, subito dopo la seconda Guerra mondiale, ossia quando non era stato nemmeno costruito. La Costituzione italiana invece è entrata in vigore nel 1968. Il fascismo, poi, è caduto nel 1973.

Confusione di materie

Parlando degli integrali, un maturando si è dilungato sull’importanza di questi elementi nell’alimentazione: peccato che si trattasse di matematica e non di dietetica. Un altro, parlando dei suoi progetti per il futuro, si è dichiarato propenso per le carriere «umanitarie». «Vuoi fare il medico, o il volontario?» gli è stato chiesto. «No, mi iscriverò alla facoltà di Lettere». Perché stare a distinguere fra umanistico e umanitario?

E veniamo a noi… 2023

Garibaldi ha scritto la Divina Commedia, lo sapevate? Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=403553

Eccoci, finalmente, agli strafalcioni freschi di giornata. Grazie al sito www.skuola.net, siamo informati quasi in tempo reale di quel che si è detto quest’anno agli esami di maturità. Non c’è molto, per ora, ma mi sembra sufficiente.

C’è arte e arte, ma qualcuno non lo sa

Giovanni Pascoli sarebbe un pittore, non solo, ma anche di un movimento ben preciso, il movimento avanguardista tedesco Die Brücke. Questa è una novità. È ormai un classico, invece, per gli studenti, leggere il titolo della poesia «X agosto» come «Per agosto». Malefatte dei messaggi veloci.

In compenso, il quadro di Salvador Dalì «La persistenza della memoria» è stato attribuito allo scrittore Marcel Proust, mentre c’è stato chi ha parlato di Dalì come fosse un letterato.

C’è di peggio

Un maturando ha cambiato il titolo di una delle maggiori opere di Luigi Pirandello, ribattezzandola «Uno, Nessuno e Duecentocinquantamila» (sarebbe «Uno, Nessuno e Centomila»). Melius abundare

Lo avrà saputo Giuseppe Garibaldi di aver scritto niente meno che la Divina Commedia? Ogni commento è superfluo.

Già che ci siamo, i fasci di combattimento promossi da Mussolini avevano in sé ideali «di sinistra».

Quel che segue è meno clamoroso, ma qualcuno ha ricondotto il superuomo di D’Annunzio non a Nietzsche ma a Sigmund Freud. Forse si è leggermente confuso con il superego.

Non solo si incrociano le materie, ma anche la realtà con l’irrealtà. Il nome dello psicanalista de La Coscienza di Zeno di Italo Svevo, Dottor S, viene trasformato da un maturando in Signor S, che è invece il cattivo delle storie dei «Me contro Te».

Orrori cronologici

Giacomo Leopardi è stato un poeta del Novecento, lo sapevate?

La strategia della guerra lampo (Blitzkrieg) fu molto utilizzata durante la Grande Guerra, peccato che abbia fatto la sua comparsa solo nel secondo conflitto mondiale. Invece, le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki sono state sganciate dopo la fine della II Guerra Mondiale, al di là del fatto che siano state uno dei fattori decisivi per la fine delle ostilità.

Meditate, gente, meditate!

Durante il Nazismo, gli ebrei venivano rinchiusi nei campi di «concentrazione». Sempre concentrati erano…

Mattarella, chi era costui?

C’è anche chi non ha saputo rispondere ad una domanda di attualità: «Chi è Sergio Mattarella?». Risposta: «Mai sentito nominare».

Una perla di docente

Si dice che un professore sia uscito con questa frase: «Mi hanno imparato». Complimenti. Chi sa se era docente d’italiano.