
Quinta visione: un candelabro a sette lampade (che indicano la perfezione di Dio che scruta tutta la terra) viene alimentato da due ulivi (Giosuè e Zorobabele).
“L’angelo che mi parlava venne a destarmi (4,1).
La prima visione era stata rivelata a Zaccaria dormiente; adesso abbiamo un risveglio, una notte che finisce. La quinta visione ha per oggetto un candelabro d’oro con sette lucerne: è la menorah, il candelabro a sette bracci che stava davanti al Santo dei Santi, affiancato da due olivi che stillano il loro olio alimentando la menorah.
Zorobabele e Giosuè
L’olio è un simbolo biblico fondamentale che qui ha la funzione di alimentare la luce, ed altrove significa forza e benessere. Gli olivi rappresentando chiaramente i due personaggi che già noi conosciamo: Zorobabele, discendente di Davide, erede della promessa messianica, e Giosuè, il sommo sacerdote. I due olivi sono quindi rappresentativi di due funzioni chiamate a compiersi nelle proprie sfere, senza confusione né opposizione, ma in piena armonia.
Il simbolismo
«Le sette lucerne rappresentano gli occhi del Signore che scrutano tutta la terra». Gli olivi rappresentano due consacrati, che esercitano a nome del Signore l’autorità civile e religiosa. Sono, chiaramente, Zorobabele e Giosuè, chiamati a svolgere ognuno nella propria sfera il proprio servizio per il bene del popolo di Dio. Zorobabele viene chiamato per nome, assicurandogli l’assistenza del Signore, mediante il suo Spirito, per il ruolo impegnativo organizzativo che deve svolgere in relazione alla ricostruzione del tempio. Ha davanti un monte fatto di macerie, ma di fronte a lui diventerà pianura.
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Le mani di Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la compiranno».
Sì, il tempio sarà ricostruito: è quello che gli ebrei chiamano “Secondo tempio” e che sarà ristrutturato e ampliato da Erode il Grande con lavori che proseguiranno per altri 47 anni dopo la sua morte. Pochi anni dopo la conclusione dei lavori, il tempio sarà distrutto da Tito e mai più ricostruito.