
Zaccaria 1 1Nell’ottavo mese dell’anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria figlio di Barachia, figlio di Iddò: 2«Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. 3Tu dunque riferirai loro: Così parla il Signore degli eserciti: Convertitevi a me – oracolo del Signore degli eserciti – e io mi rivolgerò a voi, dice il Signore degli eserciti.
4Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavan gridando: Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvagie. Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore. 5Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno sempre? 6Le parole e i decreti che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiuti sui padri vostri? Essi si sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l’ha eseguito sopra di noi».
Zaccaria: il prologo
Il libro di Zaccaria inizia con un oracolo (1,1-6) che vuol indurre alla riflessione sulle esperienze del passato, esperienze che parlano anche per il futuro. I profeti avevano annunziato la Parola di Dio e il popolo non li aveva ascoltati, ma le profezie si erano adempiute ugualmente. I protagonisti di quel tempo remoto, gli antichi profeti e i loro destinatari, sono passati, ma la Parola di Dio si è compiuta su di loro: un ammonimento per il presente.
Lo stesso sdegno del Signore verso il suo popolo dimostra che la sua Parola era autentica ed efficace fin dall’inizio e tale continua ad essere, e che questo è nuovamente il tempo della conversione. Persino l’esilio dimostra che la parola del Signore è fedele e irrevocabile e attraverso il castigo chiama alla ricomposizione della relazione.