Lettura continua della Bibbia. Zaccaria: Ottava visione. I quattro carri (capitolo 6)

Zaccaria: i quattro carri
Ottava visione: i quattro carri (1865). Di Gustave Doré (1832-1883). Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=300994

C’è nel libro di Zaccaria ancora un’ottava visione: i quattro carri che percorrono tutta la terra, mentre l’ira del Signore si placa.

Zaccaria: Ottava visione

C’è una forma di parallelismo fra la prima visione e l’ultima: là si parlava di cavalli di diverso colore, qui di quattro carri (quattro è numero cosmico, designa l’universo) condotti da cavalli di quattro diversi colori. Anch’essi sono inviati a perlustrare la terra. A nord si dirigono i cavalli neri seguiti da quelli bianchi: il nord rappresenta la direzione da cui vengono gli eserciti nemici, la strada per e da Babilonia. Pacificata questa, la terra è liberata.

Questo tipo di immagini avrà molta fortuna, secoli dopo, nello sviluppo del genere apocalittico, di cui Zaccaria è in qualche modo precursore. Mentre incita i suoi concittadini alla ricostruzione del tempio, e li invita alla fiducia nel Signore per il proseguimento della loro storia, comincia ad avere in vista anche un futuro più remoto…

La corona segno della promessa messianica (6,9-15)

Il profeta deve far forgiare una corona di oro e argento per Giosuè, anche se originariamente sarebbe spettata a Zorobabele di discendenza davidica. La promessa messianica non è vanificata, ma è come se temporaneamente mutasse direzione, appuntandosi non sul principe ma sul sacerdote, che detiene al momento il potere. Ma non è finita qui:

“Dice il Signore degli eserciti: Ecco un uomo che si chiama Germoglio: spunterà da sé e ricostruirà il tempio del Signore”.

Ancora persiste la promessa del Germoglio, figura messianica, ma a chi si riferisce? A Zorobabele, che non cingerà mai la corona regale? Eppure…

“Sì, egli ricostruirà il tempio del Signore, egli riceverà la gloria, egli siederà da sovrano sul suo trono. Un sacerdote sarà alla sua destra e fra i due regnerà una pace perfetta”.

Quindi la profezia è ancora da adempiere: la regalità non dovrà rimanere su un sacerdote discendente di Levi, ma dovrà andare ad un figlio di David che siederà sul trono e che governerà in pace con l’istituzione sacerdotale.