Tempo di guerra. Verso l’inverno

Verso l'inverno
Policlinico di Kupiansk (regione di Kharkiv in Ucraina) dopo il bombardamento russo del BM-27 Uragan il 23 novembre 2022. Di Main Directorate of the State Emergency Service of Ukraine in Kharkiv Oblast – https://www.facebook.com/photo/?fbid=512464980923000&set=pcb.512466357589529 (the whole post), CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=125957078

Si va verso l’inverno. Questi 276 giorni di guerra sono grevi di notizie luttuose. Perché, se sembra che la Russia stia cedendo sul campo di battaglia, l’esercito russo prende di mira la popolazione civile (con molte vittime, fra cui un neonato di due giorni!). Sta inoltre distruggendo le infrastrutture energetiche nell’evidente intento di servirsi del Generale Inverno, arma per cui la Russia è famosa…

Lo stillicidio delle vittime civili continua

L’elenco è agghiacciante, soprattutto per la notizia che metto per ultima.

Secondo l’Onu, dall’inizio dell’invasione al 20 novembre 6.595 civili sono morti e 10.189, compresi i bambini, sono rimasti feriti in Ucraina. La maggior parte dei decessi sono stati causati da armi esplosive ad ampio raggio, come i bombardamenti dell’artiglieria pesante, i sistemi missilistici a lancio multiplo, i missili e gli attacchi aerei. L’Onu però «ritiene che le cifre reali siano considerevolmente più alte, in quanto la ricezione di informazioni da alcune località in cui si sono svolte intense ostilità è stata ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma. Ciò riguarda, ad esempio, Mariupol (nel Donetsk), Izium (Kharkiv), Lysychansk, Popasna e Sievierodonetsk (Lugansk), dove si parla di numerose vittime civili». Ad esempio, 432 civili uccisi a Kherson durante l’occupazione russa sono stati rivenuti in questi giorni. In questi ultimi giorni, poi, si è aggiunta un’altra quarantina di vittime e parecchi feriti. E la cosa più agghiacciante…

Bombe russe su reparto maternità, ucciso neonato 

Un neonato è morto in seguito a un attacco missilistico notturno delle forze russe che ha colpito il reparto maternità di un ospedale vicino alla città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale. L’ospedale preso di mira si trova a Vilnianska. Il piccino aveva due giorni; la madre è sopravvissuta. Feriti un ostetrico e due medici, uno dei quali in gravi condizioni. Non ci sono parole.

Il Generale Inverno

Verso l'inverno
Foto di Alain Audet da Pixabay

L’inverno è sempre stato un grande alleato della Russia, permettendole di sgominare le armate nemiche. Napoleone aveva messo in campo 700.000 uomini, pensando di trionfare rapidamente. Occupò Mosca senza colpo ferire, ma ovunque trovò solo terra bruciata e quando tornò indietro il più fedele alleato del Cremlino, il Generale Inverno, strinse inesorabilmente la Grande Armata in una morsa di ghiaccio. Solo poche decine di migliaia di soldati tornarono a casa.

Stessa cosa avvenne sul fronte russo nella Grande Guerra. Ma anche Hitler pensava di poter conquistare Mosca con una guerra lampo. I russi gli risposero conformemente al motto del generale Kutuzov, «tempo e pazienza». L’esercito tedesco, e le truppe italiane che Mussolini aveva inviato a combattere contro la Russia, non scamparono all’inverno russo; il dicembre del 1941 arrivò a registrare in Russia temperature di – 40°. È un inferno di gelo.

Ucraina: allarme freddo

Ma adesso la Russia gioca fuori casa: non è lei ad essere invasa; è l’Ucraina che si trova davanti alla prospettiva di affrontare un lungo inverno priva in gran parte di mezzi di riscaldamento.

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità mette in guardia rispetto ad un inverno che mette a rischio la vita di milioni di persone in Ucraina: «Questo inverno sarà pericoloso per la vita di milioni di persone in Ucraina. La devastante crisi energetica, l’aggravarsi dell’emergenza per la salute mentale, i vincoli all’accesso umanitario e il rischio di infezioni virali renderanno questo inverno un formidabile banco di prova per il sistema sanitario ucraino e il popolo ucraino, ma anche per il mondo e il suo impegno a sostegno dell’Ucraina».

Sfollamento verso regioni più attrezzate

Il governo ucraino ha offerto agli abitanti di Kherson, in gran parte priva di elettricità e acqua corrente, evacuazioni gratuite verso regioni più sicure, con infrastrutture migliori, e alloggi gratuiti. Metà dell’infrastruttura energetica dell’Ucraina è fuori uso a causa degli attacchi russi, aveva denunciato il presidente Volodymyr Zelenskiy, sottolineando che milioni di persone sono senza elettricità e acqua con l’arrivo dell’inverno e con temperature che scendono sotto lo zero. 

Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha chiesto ai residenti in grado di farlo di lasciare provvisoriamente la città a causa dei blackout di energia elettrica, riscaldamento e acqua. «Se avete una casa fuori città o amici o conoscenti con case con stufe, riscaldate e rifornimento autonomo di acqua, non è una cattiva idea quella di trasferirvi lì per un poco». Le autorità locali stanno considerando l’idea di trasferire parte dei residenti negli orfanotrofi e nelle case di riposo fuori città. 

Infrastrutture in blackout

Verso l'inverno
I blackout a livello nazionale fanno precipitare l’Ucraina nell’oscurità dopo che massicci missili russi hanno colpito la rete elettrica il giorno prima, come visto dallo spazio dal sensore notturno Black Marble della NASA. Applicazione NASA Worldview. Di vityok (discussione) 11:23, 25 November 2022 (UTC) – https://go.nasa.gov/3EDKK5m, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=125920954

Il rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, ha affermato che la Russia sta attaccando le infrastrutture in Ucraina in risposta alla fornitura di armi occidentali a Kiev. «Stiamo colpendo le infrastrutture in Ucraina in risposta all’invio di armi occidentali e agli sconsiderati appelli di Kiev per una vittoria militare sulla Russia. Minare la capacità di combattimento dell’esercito ucraino, che minaccia la sicurezza e l’integrità territoriale della Russia, è uno degli obiettivi dell’operazione speciale e sarà perseguito con mezzi militari fino a quando il regime di Kiev non assumerà una posizione realistica che consentirà di discutere e cercare di risolvere i problemi nell’ambito di un negoziato».

Il problema nel problema è che queste infrastrutture non servono l’esercito ucraino: servono la popolazione civile, che non solo rimane accidentalmente uccisa, viene anche intenzionalmente privata dei mezzi necessari alla sopravvivenza nell’inverno (acqua, luce, calore).

Non solo: accade che i chirurghi debbano operare alla luce di torce elettriche, a causa dei black-out dovuti agli attacchi missilistici russi. La Cnn ha dato voce all’esperienza del dottor Borys Todurov, capo dei servizi medici presso il Kyiv Heart Institute, che ha mostrato in un video un team di medici che indossano lampade frontali mentre eseguono un intervento al cuore su un bambino.

Parola di Tolstoj: «Rispediremo Kiev nel XVIII secolo»

In un’intervista al Corriere della Sera Pjotr Tolstoj, trisnipote del grande scrittore, vicepresidente della Duma e sostenitore della linea più dura contro Kiev, ha affermato: «Arriveremo ad annientare il nemico, con la nostra strategia, che mi sembra efficace e lecita. Abbattendo ogni sua infrastruttura, rispediremo l’Ucraina nel diciottesimo secolo». 

Secondo lui, il ritiro da Kherson «non è stato un trionfo dell’Ucraina, come è stato presentato, bensì una nostra tattica per raccogliere le forze e non consentire eccessive vittime. Ma secondo la Costituzione russa Kherson è parte della Federazione Russa e non ho dubbi che tornerà ad esserlo. Come molte altre città della ex Ucraina. Quando tutto sarà finito, credo che nascerà un sistema di sicurezza internazionale diverso. I miti occidentali sulla vittoria definitiva nella Guerra fredda e l’espansione della Nato faranno parte del passato. Sono abbastanza sicuro del fatto che a decidere gli assetti futuri sarà la prossima generazione di politici. Tutti gli attuali leader dell’Europa verranno accantonati, dopo che la loro posizione nel conflitto ha portato un enorme degrado economico ai loro Paesi». 

Cosa ne penserebbe il celebre trisnonno?

Una guerra che esaurisce anche chi la fa

Secondo la rivista statunitense Forbes, la Russia ha speso 82 miliardi di dollari, pari a un quarto del suo bilancio annuale, per la guerra in l’Ucraina dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso; più di 5,5 miliardi di dollari solo per le forniture di artiglieria. E i costi della guerra per la Russia stanno aumentando, mentre le sue risorse si stanno esaurendo e le entrate del bilancio federale russo derivanti dall’export di petrolio e gas stanno diminuendo.. In media, secondo la rivista, ogni soldato costa allo Stato circa 200 dollari al giorno; le forze russe hanno lanciato oltre 4.000 missili per un costo medio di 3 milioni di dollari l’uno; il prezzo medio di un proiettile di artiglieria è di circa 1.000 dollari. Adesso in autunno, le spese legate al conflitto sono raddoppiate e la Russia ha bisogno di almeno 10 miliardi di dollari al mese. 

Il parere dell’Intelligence britannica

Stando al parere dell’Intelligence britannica, gli stock di missili a lungo raggio della Russia sono talmente bassi che probabilmente l’esercito sta usando vecchi missili da crociera nucleari con le testate rimosse. Il rapporto cita immagini dei resti di un missile da crociera AS-15 Kent progettato negli anni ’80 «esclusivamente come sistema di lancio nucleare», cui la testata nucleare era stata tolta prima del lancio. 

Inoltre, a due mesi dalla parziale mobilitazione in Russia voluta dal presidente Vladimir Putin, l’Intelligence britannica cerca di tracciarne un bilancio. La mobilitazione ha compreso anche chi aveva malattie croniche molto gravi; addestramento e equipaggiamento personale sono inadeguati; ai riservisti si richiedono missioni di combattimento altamente logoranti. I giovani mandati in guerra hanno «molto probabilmente subito perdite particolarmente pesanti» quando hanno dovuto scavare le trincee sotto il fuoco dell’artiglieria intorno alla città di Svatove nell’oblast di Lugansk; e sono stati uccisi in gran numero dalla difesa ucraina intorno alla città di Bakhmut. E le famiglie?

Il cane Patron a favore dei bambini

Patron. Di UNICEF Ukraine from Kyiv, Ukraine – BOY09535, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=125793974

Il 20 novembre 2022, Giornata mondiale dei bambini, l’UNICEF e i rappresentanti del cane Patron, specialista dello sminamento, hanno firmato un memorandum d’intesa, alla presenza di Patron stesso, per rafforzare la cooperazione tra UNICEF e Patron «nel sostenere la salute mentale dei bambini e divulgare l’istruzione e la sicurezza (…) oltre a fornire salute mentale e sostegno psicosociale a bambini, adolescenti, giovani, ai loro caregiver ed educatori. Anche l’UNICEF Ucraina ha conferito il titolo di «Cane di buona volontà» a Patron.

Ebrei russi in fuga dalla… denazificazione

Secondo una fonte israeliana, ci sono circa 55.000 ebrei russi che avendo i requisiti per l’emigrazione in Israele sono in attesa del via libera per lasciare la Russia. Circa 40.000 di questi hanno già ricevuto il visto. A questi si aggiungono 70.000 ebrei russi che hanno i requisiti per immigrare secondo la Legge del Ritorno di Israele e vivono attualmente in condizioni difficili nei Paesi circostanti.

i 55.000 ebrei russi in partenza arriveranno lentamente in Israele perché non ci sono abbastanza voli dalla Russia. Il primo ministro israeliano, Yair Lapid, ha dichiarato di aver chiesto alla compagnia di bandiera El Al di inviare più aerei in Russia, ma pare che per ora non ci sia disponibilità del Cremlino ad aumentare i soli sette collegamenti aerei settimanali. 

Dallo scorso febbraio ad oggi sono più di 28.000 i cittadini russi che hanno acquisito la cittadinanza israeliana. Tra loro, alcuni importanti artisti russi in cerca di un posto sicuro, dove ricostruire la propria carriera e sopratutto dove poter dar voce alla propria coscienza rispetto all’invasione dell’Ucraina. Molti di loro hanno fortemente criticato la linea dura del governo di Mosca che non solo ha costretto migliaia di cittadini ad arruolarsi ma ha anche provocato le sanzioni dell’Occidente. 

L’Ucraina commemora l’Holodomor

Commemorazione dell’Holodomor. Di СтасПил – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=64646984

Kiev ha celebrato il 90emismo anniversario della tragedia dell’Holodomor, in cui il regime sovietico provocò una carestia che causò la morte di milioni di persone nell’inverno tra il 1932 e il 1933. «Holodomor» è un termine che combina le parole ucraine «holod» (fame, carestia) e «moryty» (uccidere), e che esprime la volontà di procurare la morte per fame. Nel novembre 1932, Joseph Stalin inviò la polizia a sequestrare tutto il grano e il bestiame dalle fattorie appena collettivizzate. Furono portate via anche le sementi necessarie per piantare il raccolto successivo, tanto che milioni di contadini ucraini morirono di fame. La Russia respinge le accuse secondo cui le morti sarebbero state causate da una deliberata politica di genocidio, sostenendo che anche i russi e altri gruppi etnici morirono per quella carestia.

La lettera di papa Francesco

Papa Francesco. Di Paris Orlando – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74319894

Papa Francesco, al compimento dei nove mesi di guerra in Ucraina, ha scritto una lettera veramente commovente al popolo ucraino. Vi invito a leggerla QUI.