
Veglia di S. Maria degli Angeli all’Immacolata di Piombino. La festa di S. Maria degli Angeli, detta anche Perdono di Assisi, è una delle più grandi del mondo francescano. Nasce in relazione alla concessione dell’Indulgenza della Porziuncola, che S. Francesco ottenne da parte di Onorio III nel 1216.

Una indulgenza plenaria di questo tipo era inusitata nel Medioevo, potendo essere accordata solo a chi prendeva la croce per andare a liberare il Santo Sepolcro. San Francesco, invece, ottenne che fosse accessibile a tutti. Inizialmente riservata esclusivamente alla Porziuncola, l’indulgenza fu poi estesa a tutte le chiese francescane e infine a tutte le chiese parrocchiali del mondo. Per qualche chiarimento sulla dottrina delle Indulgenze, vedere l’articolo dello scorso anno QUI.

Una veglia organizzata dalla Fraternità di Piombino dell’Ordine Francescano Secolare ha preparato i numerosi partecipanti alla celebrazione della giornata del Perdono di Assisi.

Iniziata con letture, canti e riflessioni sul sagrato della chiesa dell’Immacolata, la celebrazione li ha poi introdotti in chiesa per l’adorazione eucaristica: cosa non da poco, se si pensa che lo scorso anno, a causa dell’inagibilità (ormai da due anni) della chiesa, l’intera veglia si svolse all’esterno. Intitolata quest’anno, appropriatamente, “La mia anima desidera gli atri del Signore”, la Veglia ha potuto soddisfare il desiderio dei fedeli ammettendoli agli atri del Signore, fra le braccia materne della chiesa parrocchiale.
Veglia di S. Maria degli Angeli. Un atto di misericordia

La Veglia si è imperniata sulla lettura di tre brani distinti della parabola lucana del Figliol prodigo, inframezzata da brani veterotestamentari – molto ben scelti – e canti. Prima di precedere i fedeli in chiesa, padre Simone ha ricordato che l’atteggiamento di richiesta e accettazione di perdono, al centro di questa celebrazione, non consiste nel deprimersi, ma nel guardarsi dentro con verità e nell’affidarsi serenamente alla misericordia del Signore.

La Benedizione eucaristica impartita da padre Federico ha concluso la Veglia. Palpabile il clima di comunità che ha contrassegnato tutta la celebrazione. Sono, queste, occasioni che fanno tornare le persone alle loro case con il cuore più leggero.