Una vetrata per San Francesco

Una vetrata per San Francesco
La vetrata “scolastica” e la vetrata reale (Piombino, chiesa francescana dell’Immacolata, abside)

San Francesco è uno dei santi più amati a livello mondiale, non solo dai cattolici, ma in generale dalla gente che ne apprezza la spiritualità così elevata ma anche così vicina agli uomini e a tutte le creature della natura. Il suo Cantico delle Creature è conosciuto come la prima composizione poetica in volgare italiano (umbro, per la precisione), ma soprattutto per il suo afflato di fraternità universale, uomini, terra e animali. Per questo S. Francesco fu richiesto dagli ecologisti come loro Patrono (l’iniziativa non venne dalla Chiesa ma dall’esterno), per questo il Papa che ha scelto di portare il suo nome ha anche iniziato la sua enciclica sulla cura della Casa comune proprio con l’Incipit del Cantico di Francesco: Laudato si’

A scuola: una vetrata per San Francesco

Una fase della lavorazione

Pacificatore di uomini, fratello di ogni creatura, S. Francesco offre alla scuola molta materia di riflessione. Ed è così che nasce il progetto di una vetrata per San Francesco.

Una vetrata per San Francesco

La figura di San Francesco si può legare a molti aspetti e materie della vita scolastica di una scuola secondaria. Si lega alla letteratura italiana, per il Cantico; alla storia, per l’incidenza della sua azione nella società medievale; all’educazione ambientale, per il suo rapporto di profondo rispetto per la natura; alla storia dell’arte, per gli apporti estremamente importanti dell’iconografia francescana; all’educazione artistica e tecnica, per le possibilità di realizzare lavori incentrati sulla sua figura…

Ed è così che la prof. Maria Dell’Amico, docente Irc di scuola media, ha progettato per una classe seconda, sulla base della presentazione della figura storica di S. Francesco, la realizzazione di vere e proprie vetrate ricalcate su una reale vetrata che dà luce all’abside della chiesa francescana dell’Immacolata a Piombino.

Non si tratta, ovviamente, solo di lavorare con le mani: la vetrata nel suo complesso raffigura due opere di fondamentale importanza per la città industriale di Piombino che nei primi decenni del Novecento versava in gravissime condizioni di sovrappopolamento e di miseria: ben due asili d’infanzia e l’orfanotrofio per le bambine più disagiate. A queste opere il P. Giustino Senni, che ne fu il fondatore, aggiunse il laboratorio di maglieria e sartoria per dare un sano mestiere alle ragazze in un ambiente sociale in cui il lavoro femminile praticamente non esisteva.

Quanta storia in una vetrata!

Una vetrata per San Francesco
Prova trasparenza. Ed ecco l’effetto luce ad una vera finestra…

La città non lo ha mai dimenticato e quando nel 1958 il parroco padre Mammoli progettò le finestre della chiesa, in sostituzione delle vetrate andate in frantumi in tempo di guerra, le volle istoriate con figure di santi, ma nella bifora dell’abside volle rappresentare, oltre a S. Francesco (a sinistra) e all’Immacolata (a destra), patroni dell’Ordine, anche le locali opere sociali per cui la fraternità dell’Immacolata di Piombino ha continuato nel tempo a distinguersi, le scuole materne con S. Francesco e l’orfanotrofio, poi divenuto Opera Senni, con S. Chiara.

Quanta storia in una vetrata, vero?