Briciole di storia alvernina (51). Un frate e due lupi

Un frate e due lupi
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Data la particolare natura e storia del luogo, è ovvio che alla Verna fioriscano in gran numero figure di santità. Una di queste è il guardiano P. Giovanni da Stia. Un’altra è F. Salvatore da Corzano, protagonista suo malgrado di un episodio che coinvolge un frate (lui) e due lupi.

1560: P. Giovanni da Stia

«Nel sacro monte della Verna si addormentò in questo anno l‘A.R. e Ven. P. Giovanni da Stia, uomo dottissimo e celeberrimo Predicatore, che era stato per otto anni Guardiano di quello stesso luogo, quattro volte Definitore, Provinciale, e ad annum aveva svolto gli uffici di Procuratore Generale dell‘Ordine alla cura Romana» (Terrinca p. 48 § 4).

F. Salvatore da Corzano: Un frate e due lupi

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Sul monte della Verna «Fr. Salvatore da Corzano di Romagna, laico di pia conversazione e di lodabile vita, grazie alla protezione della Madre di Dio sfuggì mirabilmente alla rabbia dei lupi. Una sera il pio uomo, verso la seconda ora della notte, tornando alla Verna dal Romitorio della Vallesanta, appena entrò nella selva, due lupi rapaci lo circondarono, e gli si venivano avvicinando…

La cappella del Fondo. Foto di A. Ferrini. Fonte immagine: https://www.ilbelcasentino.it/itinerario-natura-verna-seq.php?idimg=3083

Sebbene sapesse che dal tempo della Stigmatizzazione del P. S. Francesco in quel monte mai ad alcuno avessero recato nocumento, tuttavia egli fortemente temette, e invocò la Madre di misericordia con tutto l‘affetto del cuore; ed ecco subito dal Sacello della Vergine (detta cappella del Fondo) lì costruito rifulse uno splendore meraviglioso, dal quale la valle fu illuminata, i lupi furono messi in fuga, (ed) egli incolume rendendo grazie, e innalzando preghiere alla Madre di Dio, preceduto da quello splendore, giunse al Convento»

(Salvatore Vitale, Monte Serafico Lib. 5, cap. 12; Chronic. Seraph. Mont. Lib. 8, cap. 1, § 10, mirabile 4; Terrinca p. 48 § 5).

1561: Paolo da Frassineto pittore

Il guardiano P. Paolo da Sovaggio fa dipingere delle figure da Paolo da Frassineto (“fece la logia drieto alla cucina et dipinger quelle figure di Paulo da Frassineto” (Memoriale f. 7 v.). Si ignora chi fosse questo pittore e che cosa abbia dipinto.