
La vittoria di Davide su Golia gli attira, come abbiamo visto, l’amore di Gionata, figlio del re, e del popolo, ma anche la gelosia di Saul, al punto di cercare di trafiggerlo con la lancia. Il re teme la sua stessa presenza, perché sa che il Signore è con lui. Sarà questa paranoia a indurre David alla fuga e buona parte del popolo di Israele alla sequela del fuggitivo.
Trame matrimoniali. La macchinazione
E Saul disse a David: «Ecco Merab, la mia figlia maggiore: io te la darò in moglie; solo sii per me un figlio valoroso e combatti le battaglie del Signore». E Saul pensava: «Non sia la mia mano a colpirlo, ma sia la mano dei Filistei» (1 Sm 18,17).
Il cuore del re si dimostra doppio: progetta comportamenti in apparenza giusti, ma il fine è delittuoso. Far diventare David genero del re è un onore, ma nelle intenzioni di Saul è una trappola mortale. Non sarà la primogenita Merab, però, ma la di lei sorella Mikal a sposare David, che se la dovrà guadagnare con l’uccisione di 100 filistei. Negli intenti di Saul, questo è il sistema pulito per far assassinare David dalla spada del nemico. David, invece, ucciderà impunemente 200 nemici, e questo lo innalzerà ancora agli occhi di tutti, rendendolo sempre più odioso a Saul (1 Sm 18,17-30), che lo riduce alla fuga e inizia a perseguitarlo come un pericoloso rivale. In cambio, per due volte David, fuggiasco, potendo uccidere Saul addormentato, gli risparmierà la vita.
Trame matrimoniali. Nozze impegnative
È stata notata l’analogia del matrimonio di David con quello di Giacobbe. In entrambi i casi, per guadagnarsi la sposa, i protagonisti (entrambi pastori) faticano il doppio per compiacere il suocero (14 anni di lavoro per Giacobbe anziché 7 in Gn 29,27; 200 uccisioni di filistei per David anziché 100). Entrambi i generi ottengono molto successo, provocando la gelosia dei rispettivi suoceri; entrambi sono costretti a fuggire di notte (Gn 31,17-18).
Pratiche superstiziose?
Un particolare strano, che lega i due episodi, è l’uso dei terafim (Gn 31,19: idoli domestici), che Rachele ruba prima della fuga, e Mikal pone nel letto sotto le coperte, al posto di David, per confondere i sicari (1 Sm 19,13). Non è chiaro perché Rachele rubi gli idoli del padre e neppure perché Mikal abbia degli idoli con sé. Un motivo potrebbe essere il fatto che i terafim erano oggetti divinatori con cui si prediceva il futuro (Zc 10,2). Si tratta comunque, nella migliore delle ipotesi, di oggetti superstiziosi, che fanno parte della storia storta scritta dagli uomini, ma che rientrano in qualche modo negli “aggiustamenti” che Dio le conferisce.