Lettura continua della Bibbia. Il libro della Consolazione (Geremia 30-33)

Ti ho amato di amore eterno
Profeta Geremia. Di Martín Bernat y Miguel Ximénez (1485) – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=44299574

Con la svolta del 586, Geremia, di fronte al crollo di tutte le istituzioni, inizia una nuova fase della sua predicazione: alla disperazione del popolo oppone la speranza, di cui sono splendida espressione i capitoli 30-31, che costituiscono un libretto composto da oracoli inframezzati da parti in prosa secondarie. Dio, pastore, padre e madre, sposo del suo popolo, lo ricondurrà dall’esilio.

Ti ho amato d’amore eterno: il testo

31,2 Così dice il Signore:
«Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada;
Israele si avvia a una quieta dimora».
3 Da lontano gli è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo ti conservo ancora pietà.
4 Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine di Israele.
Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi
e uscirai fra la danza dei festanti.
5 Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno.
6 Verrà il giorno in cui grideranno le vedette
sulle montagne di Efraim:
Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore nostro Dio».
7 Poiché dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
Il Signore ha salvato il suo popolo, un resto di Israele».
8 Ecco, li riconduco dal paese del settentrione
e li raduno dall’estremità della terra;
fra di essi sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente;
ritorneranno qui in gran folla.
9 Essi erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni;
li condurrò a fiumi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno;
perché io sono un padre per Israele,
Efraim è il mio primogenito.

Ti ho amato di amore eterno: Il Signore ha salvato il suo popolo

Dopo tanta desolazione, è consolante questa parola di salvezza rivolta al popolo degli scampati nel deserto. È un resto di Israele: coloro che sono rimasti fedeli o sono tornati a volgersi alla fedeltà del Signore. Come nei profeti precedenti, è un resto fatto di umili della terra e di deboli. Il linguaggio del profeta torna ad essere quello dell’amore: l’amore dello sposo, l’amore del padre per il figlio primogenito.