La Bibbia dall’ABC. La Tavola delle Nazioni (Genesi 10)

Sem, Cam e Jafeth di James Tissot (1904). Di James Tissot – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4910997

Noè, dunque, è presentato come un secondo Adamo da cui si rigenera la nuova umanità – benché in tono minore, come afferma chiaramente la dichiarazione del terrore che d’ora in poi l’uomo incuterò agli animali. La portata universale della figura di Noè e della sua discendenza viene ulteriormente sottolineata dalla Tavola delle Nazioni, che vuol dimostrare come tutti i popoli sorti dopo il diluvio discendano dalle tre famiglie di Sem, Cam e Jafeth.

Allo scrittore sacro interessa solo la storia della salvezza, e non ci si può servire delle sue parole per affermare che Noè sia stato biologicamente il capostipite degli europidi (bianchi: Jafeth), dei mongolidi (gialli: Sem) e dei negridi (negri: Cam).

La Tavola delle Nazioni

La piccola parte di mondo conosciuta dagli ebrei. Di Lyman Coleman, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4910993

La genealogia jahvista di Cam tratta separatamente di tre gruppi originati da lui.

  • Kush, che genera Nimrod (Nembrotte). Questo personaggio risulta costruttore di una città, in Mesopotamia, che porta il suo nome, fondata in realtà nel XIII secolo da Salmanassar I e dominata dalla zigurrat del dio della guerra Ninurta. Nel testo biblico, il dio della città diviene solo un eroe di guerra, grande cacciatore (il proverbiale Nembrotte), l’uomo che vuole riunire tutti i popoli sotto una sola autorità.
  • Misraim, capostipite degli egiziani e dei filistei (in realtà i filistei, che facevano parte dei Popoli del Mare, erano europei di stirpe).
  • Canaan, antenato degli abitatori della terra promessa: hittiti, gebusei, amorrei.

I figli di Sem (10,22-23.31-32)

Sem è all’origine degli hurriti e degli aramei. P elenca popoli della Siria e della Mesopotamia.

Il dato teologico fondamentale è l’affermazione che tutti i popoli sono discendenti di Noè. Inoltre, nessuno può appellarsi ad un dio o semidio per vantare la sua origine, essendo tutti stati procreati da uomini.