La vecchiaia di Giosuè non è l’unica ragione per cui la conquista della terra non venne completata. Un altro insieme di testi nel libro di Giosuè afferma che Israele non avrebbe potuto conquistare interamente la terra a causa della superiorità dei Cananei poiché questi erano militarmente più potenti.
La superiorità dei Cananei
Alcuni testi in Giosuè 15–19 (elenchi di città e distretti delle assegnazioni alle tribù) parlano di aree da cui la popolazione nativa non è stata cacciata ma ha continuato a vivere accanto agli Israeliti. Ad esempio, Israele non riuscì a scacciare i gebusei abitanti a Gerusalemme, che rimasero al loro fianco:
«Ma i figli di Giuda non riuscirono a scacciare i Gebusei, che abitavano Gerusalemme. Perciò i figli di Giuda abitano con i Gebusei a Gerusalemme fino ad oggi» (Giosuè 15,63).
Efraim ha una simile esperienza, anche se il racconto afferma che i Cananei in quella regione erano stati ridotti in schiavitù:
«Essi (gli Efraimiti) non riuscirono a scacciare i Cananei che abitavano a Ghezer: così i Cananei rimasero in mezzo a Efraim, come è ancora il caso. Ma dovettero svolgere lavori forzati» (Giosuè 16,10).
Anche Manasse si trova ad affrontare questo problema, sebbene sia in grado di esigere un tributo dai Cananei rimasti:
«I figli di Manasse non poterono scacciare [gli abitanti di] queste città (cioè, Beth-Shean, Ibleam, En-Dor, Taanach, Meghiddo [v. 11]); e i Cananei rimasero ostinatamente in questa regione. Quando gli Israeliti divennero più forti, imposero tributi ai Cananei, ma non li scacciarono» (Giosuè 17,12-13).
La popolosa casa di Giuseppe, cioè le tribù di Efraim e Manasse, mancano di un territorio sufficiente per un insediamento adeguato. Hanno bisogno di più terra, ma sono impotenti ad affrontare i Cananei “perché hanno carri di ferro e sono forti” (Giosuè 17,14–18). Giosuè accetta la loro valutazione della situazione e consiglia di stabilirsi dove sono finché non saranno abbastanza potenti da combattere i Cananei in futuro.
Una panoramica nel libro dei Giudici
Nel capitolo 1 del libro dei Giudici, vengono ripetute le terre cananee non conquistate menzionate in Giosuè, aumentate con lacune di conquista in altri territori tribali:
- Zabulon non riesce a scacciare gli abitanti di Kitron e Nahalol (Giudici 1,30);
- Aser perde sette città cananeo-fenicie (Giudici 1,31-32);
- Neftali agisce in modo simile rispetto a due città (Giudici 1,33).
- I Daniti vengono respinti dagli Amorrei che abitano la loro eredità, e non faranno mai più un altro tentativo di prendere queste terre. La zona cadrà in mano ad elementi delle tribù di Giuseppe qualche tempo dopo (Giudici 1,34-36).
Ciò che emerge da tutte queste annotazioni è che una considerevole porzione della terra di Canaan rimane fuori dall’occupazione degli Israeliti a causa dell’incapacità di Israele di affrontare la superiorità degli eserciti cananei (cfr. vv. 28 e 35). La continua presenza cananea in una buona porzione della terra non è dunque negata da nessuna parte, anzi doveva essere affrontata e spiegata.