
Voglio dedicare un pensiero alle Clarisse Francescane Missionarie del SS. Sacramento, di cui fa parte mia figlia Sara, nel giorno del loro anniversario di fondazione (1 maggio 1898).
Lo faccio tracciando la breve biografia di una suora che partecipò in tal giorno a tale fondazione, suor Germana della Croce, prozia di un sacerdote di Piombino, il compianto don Mario Magni.
S. M. GERMANA DELLA CROCE

Suor Germana, al secolo Eleonora, era nata a San Sepolcro il 15 febbraio 1864 da Tommaso Del Pia e Rosa Baldini, ed aveva vissuto i suoi anni giovanili ad Anghiari. Un ramo della sua famiglia si doveva essere trasferito a Piombino, sulla costa tirrenica, a fine Ottocento – inizi Novecento, quando la cittadina industriale vede la sua popolazione aumentare esponenzialmente per le opportunità di lavoro dato dall’industria siderurgica in crescita.
Il 12 settembre 1887 Eleonora era entrata nel convento delle suore Terziarie Francescane di S. Elisabetta a Forlì, dove aveva trovato come consorella, più anziana di lei, Madre Serafina, al secolo Francesca Farolfi, la quale però stava maturando una diversa scelta vocazionale rispetto all’Istituto di appartenenza. La vita che conduceva in quel convento non si confaceva più nei tempi e nello stile all’impegno apostolico educativo che sentiva di dover portare avanti. La sua vocazione definitiva, nel duplice carisma della contemplazione e della totale dedizione all’educazione della gioventù, si concretizzerà il 1° maggio del 1898, quando accolta dal vescovo di Bertinoro Monsignor L. Leonardi insieme ad 8 consorelle abbraccerà la Regola di S. Chiara d’Assisi, con le Costituzioni adattate alla vita attiva. Suor Germana della Croce è una di queste consorelle che hanno dato vita alle Clarisse Missionarie del SS. Sacramento. Ecco i loro nomi:
- Madre Serafina di Gesù
- Sr. Caterina del S. Cuore
- Sr. Nazzarena del S. Cuore di Maria
- Sr. Veronica del SS. Sacramento
- Sr. Bernardina del SS. Nome di Gesù
- Sr. Germana della Croce
- Sr. Orsolina dell’Angelo Custode
- Sr. Cecilia di Gesù Bambino
- Sr. Domenica di S. Francesc
Suor Germana dopo aver svolto nell’Istituto, “come ape industriosa” (così recita il necrologio), mansioni delicate: maestra, economa, visitatrice, vicaria generale, lasciò questo mondo nella Badia di Bertinoro, Casa Madre dell’Istituto e Infermeria Provinciale, il 15 ottobre 1939.

Quando mia figlia Sara, nel 1994, fece i primi passi nel medesimo Istituto, una suora molto vecchia le raccontò che aveva conosciuto una suora, all’epoca anziana, di Piombino… ecco come il filo della storia va avanti, riannodandosi quando serve, colmando le lacune della memoria, in un modo strabiliante!
Lettere di Madre Serafina a Suor Germana della Croce

L’archivio generale delle Clarisse Missionarie conserva di Suor Germana un ricco epistolario di lettere a lei scritte dalla Fondatrice e Madre Generale, suor Serafina; epistolario che in qualche modo racconta anche le vicende dell’Istituto. Mi piace coglierne un piccolo florilegio.
«Mia cara Norina, in ricambio alla gentil tua letterina vo’ in oggi riaffermarti l’assicurazione che a voce ti feci che cioè, tu non escirai più dal Collegio, anche se non ottenessi il Diploma. Questa mia assicurazione nel mentre ti rende la calma del cuore, non deve però blandire la pigrizia e l’inerzia, perché tu sai esser Volontà di Dio che tu studia assiduamente per raggiungere la meta. Né ti lasciare sopraffare dall’avvilimento, perché ciò dispiace moltissimo al Signore. Ne’ tuoi dubbi, nelle tue tenebre ricorri a Gesù e invoca da lui quel lume e quella scienza che nessun altro può darti. Coraggio dunque, Noruccia mia, Gesù ti vuol sua, e tu pure vuoi esserlo; e non dubitare che sarai consolata.
Se in nulla potrò giovarti parla: parla con figliale confidenza ch’io ti risponderò con materno affetto».

«15 ottobre 87 ore 8 pom.
Germana di Gesù!… Non temere, non dubitare, Gesù farà per te, e i tuoi non ti abbandoneranno… Se a te riesce dolce l’aprirti meco, a me dolcissimo l’ascoltarti e spero che tu sarai come e quanto io desidero, perché Gesù tutto solo diresse, fin qui, i miei passi, il mio affetto per te; ed io sentiva di dovere nutrire per te cura speciale…
Per la scuola potete cominciare il vostro programma, e quando vengo v’indicherò tutto… intanto potete ripulire tutto l’Educand[atp] lo studio ect. e un po’ per giorno, lavare anche i banchi ect perché entro la settimana p.v. conto di venire e verrò senz’altro. Di alla Madre che faccia riempire per bene il mio pagliericcio e disumidirlo; pregala che gli faccia fare le punte ammodo… oh! quanto desidero vedervi, abbracciarvi, e dirvi col fatto: Sono in mezzo a voi, dilette del mio cuore!… Salutami la M. Maestra se è tornata; e tu accogli le affettuose espressioni di Sr. Cat. M. T. e compagne tutte. Ti benedica di gran cuore la povera, ma affettuosa tua S. M. S. d G.».

«A Sr. Germana Del Pia
Casa di Stefano Del Pia . Arezzo per Anghiari (Provincia di Arezzo)
Mia dolce Germanina,
Rispondo di volo alla tua cartolina del 1°. giunta in ritardo, e da noi sospirata come l’assetato l’acqua pura. Stamani il Prop. ha detto la S. Messa innanzi alla Madonna e noi ci siamo là recate per ottenere che tu possa udire l’ultima parola della mamma tua, e se mai fosse già morta ti conceda quella forza necessaria in sì doloroso cimento. Il tuo dolore è tutto mio… Sono accanto a te sempre sempre di giorno e di notte e così quelle della Badia che sempre chiedono tue nuove, e così quelle di Bagno.
Ma che male è?! Quanti giorni sono che non conosce?. Scrivi tutto e scrivi ogni giorno, perché amo tua madre con amore figliale. Sr. Ang. ti fa buona compagnia? Ti conforta nel tuo crudo dolore? Povera Germanina, ti stringo al mio cuore con trasporto indicibile e vorrei lenirti l’ambascia. In Cielo ne avrai il premio. Tutta tua Serafina»
«Alla Signora Eleonora Del Pia . Arezzo per Anghiari (Provincia di Arezzo)
Mia amata Germana, Bagno 5 Magg. 95
La nuova ricevuta ieri della perdita della tua mamma mi ha trapassato il cuore. Povera Germana mia, ora sento di amarti ancora più perché nel mio animo devi trovare l’Angelo perduto. Ma no, non l’hai perduto, perché dall’alto ti guarda e sorregge e consola. Non so dirti parola di conforto: solo ti stringo teneramente al mio seno, mescolo alle tue le mie lagrime; al tuo palpito doloroso fa eco il mio… Ti vorrei scrivere una lettera; ma non so ove indirizzarla. Ho fatto e fatto fare suffragi. Sta costì finché ne hai bisogno: recati a S. Sepolcro e di’ tutto a D. U. ed al Vescovo. Tutte qui alla Badia sono addolorate con te. Scrivimi subito e sta certa che ti amo immensamente la tutta tua Serafina»

«Mie dilette Caterina, Nazzarena, Veronica, Germana, Orsolina, Cecilia, Domenica. Sia lodato il buon Gesù; e la grazia di N. S. sia sempre in noi.
Il lutto dell’amata Bernardina si rende ogni giorno più desolante! Quando io ero giovane, piena di vita ero circondata da tutte voi; ora, vecchia, malata, costretta a stare chiusa in due camere; sono qui sola sola. Se io potessi presiedere agli atti comuni, invigilare l’andamento delle Suore e del Monastero… l’isolamento personale sarebbe ben lieve sacrificio che offrirei ed offro di cuore a Gesù…
Ma qui c’entra la coscienza; e dopo l’esperienza dolorosa ho il dovere di assicurarvi che nella Casa Madre è di prima necessità vi siano stabili alcune di Voi. Sarebbe di grande utilità l’essere qui tutte Voi: ma di prima necessità tre almeno almeno due.
Lo capisco che voi fate benone nei singoli Conventi; e tutti chiedono noi vecchie; ed io pure lo bramai; ma alla prova ho conosciuto il mio sbaglio. Mettemmo la radice dell’Ordine nella guardaroba e in tutti gli altri uffici?! Ciascuna esamini sé stessa.
Io posso dire che varie volte si sono adoperate molte dippiù nei Conventi che alla Casa Madre; e perché questo? Forse, perché è meglio essere primo in un paesello che secondo a Roma?
Una giovane Suora che è meco sincera mi disse = Stando alla Badia il mio spirito progredisce: Superiora in un Conventino si gode più libertà… La Chiesa ha stabilito che le Superiore dei Conventi abbiano 25 anni di età; Maestra Noviziato non meno di 35 anni. Se due o tre di Voi fossero sempre state qui oh! tanti tanti dolori risparmiati; e le Suore sarebbero, senza forse, rimaste tutte fedeli alla loro vocazione! …
La cara Germanina poi essendo stata sempre o quasi sempre Maestra Novizto, a più riprese, Economa; e rimanendo qui sola, responsabile del desbrigo generale ha mostrato come un desiderio di stare almeno per un po’ lontano da ogni responsabilità; ritenendosi Essa causa delle escite; delle lagnanze sparse da qualcuna di Voi sul modo di allevare le Novizie…
Gli ultimi giorni della mia vita bramerei passarli con voi: insieme riparare; e mettere salda radice a questo povero ramoscello Francescano benedetto dal Pontefice e dal nostro Revmo P. Generale Dionisio Schuler.-
Chiedo di cuore perdono di tutte le mie mancanze ed omissioni. Riformiamo zelando l’osservanza perfetta della S. Regola, Costituzioni, Guida pratica. Siatemi tutte sincere e fedeli benché non lo meriti… Buona Pasqua! Alleluya!
Badia 16 Marzo 1910 S. M. C. Serafina di Gesù
Copiata da S M Caterina – Vigilia Pentecoste»