Giusti tra le Nazioni. Suor Maria Agnese Tribbioli

Suor Agnese Tribbioli
Madre Maria Agnese Tribbioli. Fonte immagine:
https://www.congregazionepieoperaiesangiuseppe.it/la-fondatrice/

Suor Maria Agnese Tribbioli, dichiarata Giusta fra le nazioni e proclamata Serva di Dio all’inizio della sua causa di beatificazione, era la superiora di un convento di Firenze che collaborava alla rete dei soccorsi per gli ebrei organizzati dal rabbino Nathan Cassuto e del cardinale Elia Dalla Costa. In particolare, madre Maria Agnese Tribbioli salvò Simone Sacerdoti, cantore della sinagoga di Firenze, la moglie Marcella Belgrado e i figli Cesare – David e Vittorio.

Gli inizi

Agnese Tribbioli era nata a Firenze il 20 aprile 1879 in una famiglia che si era trovata presto in difficoltà a causa della morte prematura del padre Ludovico, che era invalido. Fu educata presso il «Patrocinio di San Giuseppe», istituto caritativo fondato allo scopo di offrire alle ragazze un’istruzione e una formazione lavorativa. Sentendo una vocazione particolare, Agnese nel 1901 decise di entrare a far parte dell’istituto pur avendo già dubbi sul metodo educativo delle suore.

L’immobilismo della congregazione in cui si trovava e l’assenza di progetti futuri fecero sì che, dopo 16 anni di permanenza nel Patrocinio di San Giuseppe, Suor Maria Agnese, non riscontrandovi più le condizioni per vivere la sua vocazione di madre dei poveri e degli orfani, lasciasse l’Istituto con la consorella Suor Adriana Telai, per vivere più radicalmente la povertà e servire totalmente i poveri. Il 4 agosto 1917 fondò così la Congregazione delle Pie Operaie di San Giuseppe. La congregazione fu riconosciuta dal vescovo di Imola, il cappuccino Paolino Tribbioli, suo cugino, con l’apertura del noviziato a Castel del Rio (Bologna) il 29 giugno 1927. 

Nel 1933 si realizzò un sogno che Madre Maria Agnese aveva nel cuore. Questo avvenne quando le suore da lei fondate si riunirono con le consorelle del Patrocinio. Queste ultime infatti, ridotte a poche unità, avevano riconosciuto nella nuova opera il loro stesso carisma originario. Il 22 settembre 1938 si tenne a Castel del Rio il primo capitolo generale, presieduto dal vescovo Tribbioli. Madre Maria Agnese fu eletta superiora generale.

Suor Agnese Tribbioli: Giusta tra le Nazioni

1941. la Stella di David imposta dai nazisti per identificare gli ebrei. Di Bundesarchiv, Bild 183-B04490 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5360160

A Firenze, durante la Seconda Guerra Mondiale, il cardinale Elia Dalla Costa mobilitò la Diocesi per aiutare gli ebrei perseguitati. Settanta fra parrocchie e istituti religiosi, guidati da don Leto Casini, nascosero gli ebrei fiorentini  durante i rastrellamenti evitando loro la deportazione nei campi di concentramento.

Anche Madre Maria Agnese rispose all’appello del Cardinale, nascondendo nei sotterranei della Casa Generalizia di Via dei Serragli numerose famiglie, senza informare le altre suore della loro identità di ebrei: non voleva far assumere alle altre suore, di fronte alle autorità naziste, una responsabilità che prese interamente su di sé. Li chiamava, semplicemente, “i rifugiati senza tetto”. Tutte le famiglie ebree dormivano in una sala del convento, e una suora dormiva con loro.

In particolare, Suor Agnese salvò la vita ai fratelli Vittorio (nato nel 1941) e Cesare David (nato nel 1938) Sacerdoti  e alla loro mamma.  I bambini furono messi nell’asilo del convento in mezzo a tutti gli altri, rimanendo con le suore gran parte del tempo, mentre le mamme venivano nascoste in una stanza.

Non che non ci fossero problemi. I bambini venivano anche portati alla Messa nella cappella, e lì Vittorio, che era molto piccolo, riconobbe un ambiente familiare simile alla sinagoga, e quando vide un prete lo prese per suo padre e gridò: “Padre! Padre!”. Invece Cesare David, che aveva cinque anni, si prestava a dei sospetti, perché rifiutava di farsi il segno della croce. Suor Agnese giustificava il comportamento del bambino con il trauma di essere rimasto senza casa.

«Qui ci sono solo figli di Dio»

Schutzstaffel o SS («squadre di protezione») . Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=105145696

Suor Maria Agnese era una donna molto piccola, anche i bambini di cinque anni la vedevano bassa; ma aveva un coraggio da leoni. Il 28 novembre 1943, armata di un crocifisso, affrontò risolutamente due ufficiali delle SS che avevano bussato alla porta del convento per prelevare gli ebrei e condurli nei campi di sterminio. Ai due ufficiali che le chiedevano dove fossero nascosti gli ebrei, Madre Agnese rispose:

«Qui non ci sono ebrei, ci sono solo figli di Dio, e anche voi siete figli di Dio».

Li convinse così ad andarsene, rispettando l’inviolabilità dell’Istituto.

A seguito di questo episodio, la rete diocesana comprese che il luogo non era più sicuro e che le donne e i bambini dovevano trasferirsi in un nuovo nascondiglio. Simone e gli altri attivisti vennero a prenderli. Quel giorno la Madre Superiora ordinò a tutte le suore di restare chiuse nei loro alloggi finché tutti non se ne fossero andati. Solo allora le suore compresero con chiarezza la loro vera identità .

Mentre la famiglia camminava per la strade, Simone vide un camion dell’esercito tedesco. Saltò sulla sua bicicletta e si allontanò, facendosi inseguire dai tedeschi per consentire a moglie e figli di fuggire e nascondersi.  Fu catturato, ma riuscì a scappare. Da quel momento in poi la famiglia si nascose in luoghi diversi, sempre legati alla Chiesa cattolica, tra cui l’orfanotrofio di Montecatini diretto da don Giulio Facibeni. Alla fine del conflitto, i bambini furono riuniti con i loro genitori.

Saranno i due fratelli da lei salvati a chiedere per Madre Agnese, all’Istituto per la memoria della Shoah, lo Yad Vashem di Gerusalemme, il titolo di Giusta tra le Nazioni, conferitole il 18 marzo 2010 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. 

Un video QUI.

Il dopoguerra

Nel dopoguerra l’opera caritativa delle Pie Operaie di San Giuseppe proseguì. Il vescovo Tribbioli concesse il riconoscimento canonico diocesano alla comunità il 24 gennaio 1952, mentre il riconoscimento pontificio arrivò il 31 gennaio 1962.

Il 27 febbraio 1965 Suor Maria Agnese Tribbioli morì, e fu sepolta nella cappella di Casa Betania in Via dei Serragli 127 a Firenze. Il 16 giugno 2009, come abbiamo visto, fu riconosciuta da Yad Vashem come Giusta tra le Nazioni.

Il 14 gennaio 2017 il cardinale Giuseppe Betori ha dato inizio alla causa di beatificazione.