Lettura continua della Bibbia. Le suddivisioni del Decalogo: Filone e Agostino

Foto di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay. Traduzione I Tavola: Io sono – Non avrai (altro Dio) – Non prenderai (il Nome di Dio invano)– Ricordati (del sabato) – Onora (tuo padre e tua madre). II Tavola: Non ucciderai – Non commetterai adulterio – Non ruberai – Non pronuncerai (falsa testimonianza) – Non desidererai

Filone d’Alessandria usa il Decalogo come titoli sotto i quali riassume quasi tutti i comandamenti della Torah. È anche il primo a fare una suddivisione del Decalogo in due parti, basate rispettivamente sulla pietà e sulla giustizia, da lui considerate le principali virtù dell’antico giudaismo:

«Inoltre, le dieci parole su di essi, ordinanze divine nel senso proprio della parola, sono divise equamente in due serie di cinque, la prima comprendente i doveri verso Dio, e l’altra i doveri verso gli uomini» (Suo. 168 ).

Quattro secoli dopo, Agostino di Ippona (354–430 d.C.) cristianizzò il Decalogo adattandone la suddivisione alla dottrina della SS. Trinità e assegnando ai doveri “verticali” solo questi tre:

1. Non adorare altri dei o creare idoli;

2. Non abusare del nome di Dio;

3. Osservare il sabato.

Questi comandamenti simboleggiavano la triplice natura di Dio come Padre, Figlio e Spirito Santo. I restanti sette riguardavano il comportamento verso gli uomini, e questo divenne il modo standard dell’enumerazione dei Dieci Comandamenti nella Chiese cattolica, mantenuta nella Chiesa luterana. Le altre Chiese protestanti, invece, scorporano il divieto di idolatria dal 1° Comandamento, ed unificano gli ultimi due in un solo Comandamento consistente nel divieto di desiderio dei beni altrui.

Le diverse suddivisioni del Decalogo

ComandamentoNel cattolicesimoNel protestantesimo
Io sono il Signore tuo Dio. Non avrai altri dei davanti a me.1° comandamento1° comandamento
Non ti farai un idolo […].Assorbito dal 1°2° comandamento
Non fare uso indebito del nome di Dio2° comandamento3° comandamento
Ricorda il giorno del sabato.
Onora il padre e la madre
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non dirai falsa testimonianza.
Non desidererai la casa del tuo prossimo; non concupirai la moglie del tuo prossimo9° e 10°10°

Sarebbe tuttavia da precisare che, quando quindici testi biblici (sopratutto in Esodo e Deuteronomio) parlano di due tavole, con tutta probabilità si riferiscono all’usanza degli antichi trattati del Vicino Oriente, dicui venivano fatte due copie complete: una per il sovrano, l’altro per il vassallo. È quindi del tutto possibile che nell’immaginario biblico ognuna delle due tavolette contenesse l’intero Decalogo.