Tempo di maturità: lo Stupidario scolastico

Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay 

È tempo di esami di maturità, e tempo di Stupidario scolastico. Non voglio mancare l’appuntamento annuale con quelli che saranno gli immancabili spropositi che diranno i ragazzi e, ahimè, anche certi professori. Tenete presente che da troppi anni io sono fuori dal sistema scolastico, di cui vengo a conoscenza solo di riflesso. Non voglio quindi banalizzare il problema, che mi sembra molto serio; ma permettetemi di riderci un po’, perché se non altro fa bene alla salute.

Apro perciò una pagina tragicomica attingendo a piene mani ad uno Stupidario della maturità pubblicato nell’ormai lontano 1991 (di Mitì Viglero Lami, Rizzoli). Non mi spingo in ambiti troppo specialistici; preferisco limitarmi a campi in cui tutti, più o meno, si raccapezzano. La maggior parte delle affermazioni è attinta dal libro citato, alcune (sempre di quell’epoca) vengono dalla mia esperienza.

Le piacevolezze degli studenti

Ciò che tiene insieme il mondo

Sapevate che «Newton perfezionò le leggi della Gravidanza Universale»? Beh, il mondo deve pure andare avanti.

I Sepolcri

È certamente più tecnica la domanda relativa al grande poeta del Settecento che il Foscolo, nei Sepolcri, si rammarica che sia sepolto nelle fosse comuni. Esaminando: «Boh… Omero?». Commissario: «Ma ragioni! Siamo nell’Ottocento!». «Ah già, mi scusi, volevo dire Dante! No? Petrarca? Machiavelli? Ariosto? Alfieri? Ma chi è?» [per la cronaca, era Parini].

La Spigolatrice di Sapri

Una poesiola che molti di noi hanno studiato alle elementari: La spigolatrice di Sapri. Ricordate? «Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti! Me ne andavo al mattino a spigolare…». Ma che cos’è questo «spigolare»? Ecco alcune varianti raccolte.

Ragionamento banale ma logico: «Me ne andavo un mattino a passeggiare».

Tenero: «Me ne andavo un mattino a pigolare».

Deciso: «Me ne andavo un mattino al diavolo!».

Ritorno al futuro

«Nievo fu molto sfortunato: dopo aver scritto la sua biografia quando aveva ottant’anni, morì a trenta».

Promessi Sposi

«Chi fece attraversare l’Adda a Renzo?». «Caronte!».

«Lucia raggiunse Monza in treno».

«Allora Gertrude telefonò ad Egidio».

Davanti San Guido

Parafrasi della nostrana Davanti san Guido: «Il poeta, dopo aver parlato coi cipressi, dovette fuggire inseguito da cavalli imbizzarriti per la sua presenza». Un po’ strano? Ebbene, sì. Del resto, il Carducci, afferma uno studente, aveva studiato «all’Anormale» di Pisa…

Povero Pascoli…

«I morti della sua famiglia erano esseri noiosi e intriganti che non facevano altro che dirgli non fare questo, non fare quello, ed è per ciò che non diventò mai adulto».

Toscanismi sorprendenti: «Pascoli cantò veramente di tutto; giunse persino a dedicare una poesia ad una scopa! Io non ci credevo…».

È La canzone di una granata, tradotta immediatamente dai non toscani come La canzone della bomba. Inizia così: «Ricordi quand’eri saggina?»; parafrasato con «Ricordi quando eri abbastanza saggia?».

I Malavoglia

Uno dei personaggi dei Malavoglia è Piedipapera. Non per tutti: «Ma professoressa! Mi prende in giro! Piedipapera è un personaggio dei Puffi!».

Letteratura contemporanea

Uno strano animale cantato da Mario Luzi ne L’osteria: «Dove la lepre a un tratto lampeggia = dove la lepre improvvisamente scatta il flash».

Sbrigativo Clemente Rebora: «Nella poesia Viatico il poeta dice al soldato della trincea vicina che grida perché una bomba gli ha tranciato le gambe: Senti, muori, ma muori svelto e zitto, per cortesia!».

Umberto Saba: «avrebbe dovuto fare, invece che il poeta, il veterinario, perché le bestie gli sembrano persone e le persone bestie».

Dante

Terminiamo con Dante? «Le anime dannate dell’Inferno erano veramente infelici; non solo dovevano scontare terribili pene, ma dovevano pure sopportarsi Dante che, come un sadico, non smetteva mai di far loro domande per farle piangere di più».

«Dante ammette di sentirsi già sulle spalle il peso del macigno dei Superbi puniti nel Purgatorio; sempre meglio di niente. Io l’avrei mandato all’Infermo».

Certo che Dante ne incontra di personaggi strani.

Aristotele: «Vidi il maestro di color che sanno = vidi il maestro del colore che sapete».

San Bernardo: «Io sono il suo fedel Bernardo = Io sono un fedele San Bernardo».

Gli spiriti beati: «Tanto mi parver subiti e accorti / e l’uno e l’altro coro a dicer “Amme” [Amen] = Tanto mi sembrarono veloci e attenti sia un coro che l’altro a dire “Jamme!”» [sì, Funiculì, funicolà…].

Comunque, tornato sulla terra, Dante avrà una vita molto dura: «E com’è duro calle [strada] / lo scendere e salir per l’altrui scale = E come fan male i calli / a scendere e salire le scale degli altri!».

Ma non basta. Ci si mettono anche gli insegnanti…

Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay 

Vi risparmio gli errori / orrori lessicali, ortografici, grammaticali e sintattici dei docenti (del tipo «Sono ormai tre anni che cerco d’impararvi l’italiano»; «Manzoni e Rosmini furono assai molto amicissimi»; «Fammi la parodia di queste terzine dantesche»); mi limito ai concetti che esprimono.

Professore di italiano al liceo

«Matteo era quello che salì sul fico per vedere Gesù». Sì, bravo! Questo grande docente è riuscito a fondere in uno ben tre personaggi dei vangeli e due alberi. Non fu Matteo a salire ma Zaccheo, e non era un fico ma un sicomoro; il fico era quello sotto cui stava seduto Bartolomeo. Del resto, finiscono tutti per «eo». Se sa le altre materie come conosce i vangeli…

Insiste anche sull’Antico Testamento. «Qui c’è scritto che il Giordano si aprì per far passare gli ebrei, ma è sbagliato. Era il Mar Rosso» (ignorando del tutto il libro di Giosuè, dove il miracolo del passaggio all’asciutto si ripeté al fiume Giordano per la conquista di Gerico: tema noto anche dagli Spirituals).

«Perché mai dovrei spiegarvi il Novecento? E tutti quei libri che vi ho detto di leggere durante le vacanze dell’anno scorso, cos’erano? Per quanto mi riguarda il programma del Novecento è stato svolto».

«Io non sono qui per insegnarvi, sono qui per darvi degli spunti».

«Trovo perfettamente idiota, nonché una perdita di tempo, spiegarvi il Paradiso».

«È perfettamente inutile studiare la letteratura italiana se prima non si conosce alla perfezione quella straniera».

«Nella mia classe sopravvivono solo i migliori: è come la spartana Rupe Tarpea» [che è a Roma].

Temi assegnati da docenti di questo tipo

«Rapporti intercorrenti fra Galileo e il Decadentismo» [molti, immagino].

Mission Impossible: «In venti righe esprimete la concezione panista di D’Annunzio, riportando brani di testi studiati e di commenti critici esaminati».

Supersprint: «In cinquanta parole descrivete e commentate la situazione politica italiana».

I professori insegnano…

Grammatica

«Le parole tram, filobus e autobus sono onomatopeiche» [infatti muovendosi il tram fa «Tram tram», gli altri fanno «Bus bus»].

Le forme verbali [in italiano] si dividono in maschili, femminili e neutre [se fosse vero sarebbe: io mangio (detto di maschio), io mangia (detto di femmina), io mangiu (detto al neutro)].

Latino

Sursum corda = sulla corda.

Consummatum est = è cotto.

Igitur = voce del verbo «Igor».

Letteratura

«La Divina Commedia è scritta in ottave» [peccato che siano terzine].

«Faremo la gita scolastica a Firenze così potrete vedere la tomba di Dante» [che è a Ravenna].

«Foscolo non è preromantico, Manzoni non è cristiano» [geniale!].

«Carducci? Solo i cretini possono definirlo un grande poeta; era un prezzolato monarchico-clericale e basta».

Storia e filosofia

«Zarathustra è l’ideologo del nazismo» [peccato che sia vissuto 3.000 anni fa].

«Sant’Agostino era un filosofo cristiano nato nel 300 avanti Cristo».

I mongoli erano un popolo molto forte perché avevano dei problemi mentali e di conseguenza non avevano tabù.

Gutenberg inventò l’orologio.

Kant è conosciuto in Italia come Cartesio.

Napoleone nacque ad Ajaccio, vicino a Riccione.

Il materialismo si divide in materialismo materiale e materialismo materialistico.

Geografia

La capitale del principato di Monaco è Ranieri.

L’Australia è un continente grande quasi quanto l’Italia.

Hong Kong è la capitale del Giappone.

I trulli sono una tipica costruzione sarda.

Arte

La croce ha la forma di croce, per questo si chiama croce.

Donatello è l’autore di una statua raffigurante il Gattomelone a cavallo.

Brunelleschi progettò a Firenze la cappella dei Matti.

Winckelmann si occupava di archeologia; tramite i suoi scavi vennero alla luce l’Iliade e l’Odissea.

Schliemann credeva di avere scoperto Troia e invece era Cartagine.

L’arte giapponese di comporre i fiori si chiama karakiri.

Educazione civica

La Camera dei Deputati è formata dai Senatori.