Tempo di guerra: stragi su stragi

Stragi su stragi
Distruzione nella regione di Odessa dopo l’attacco di droni russi nella notte del 6 ottobre 2023. Le infrastrutture portuali nel distretto di Izmail sono state danneggiate, oltre a un granaio e 9 camion. Di Dsns.gov.ua, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=138540278

Stragi su stragi. A 590 giorni dal suo inizio, la guerra mostra sempre di più il suo volto orrendo: gli eccidi russi lo manifestano in pieno.

Stragi su stragi: l’eccidio di Hroza

Uno degli attacchi più brutali e distruttivi di questa guerra è stato sferrato contro il villaggio di Hroza, vicinissimo a Kupiansk nell’oblast di Kharkiv. Il bilancio dei morti è salito a 51, su 501 abitanti che contava il villaggio! In un solo colpo è stato ucciso il 10% della popolazione. Una delle vittime è un bambino di 6 anni.

I russi hanno bombardato un bar e un negozio mentre si stava svolgendo una veglia funebre. Secondo il ministro degli Interni Igor Klimenko, «Era un negozio con un caffè nelle vicinanze. C’era gente del posto nel negozio e gente del posto nel bar, dove si teneva la veglia funebre di un abitante del villaggio. In totale, c’erano circa 60 persone sul territorio. 51 sono morte, tra cui una bambina di 6 anni». Sette persone, tra cui due bambini, sono rimaste gravemente ferite e sono state portate in sala operatoria. Altre quattro risultano disperse, tra cui due bambini.

Il raid è stato compiuto con un missile balistico ipersonico Iskander.

Stragi su stragi: a Kharkiv un’intera famiglia devastata

Distruzioni a Kharkiv dopo l’attacco missilistico russo la notte del 6 ottobre 2023. Di Dsns.gov.ua, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=138540986

Stragi su stragi. Questa mattina anche la città di Kharkiv è stata bombardata con missili Iskander. Tutti gli attacchi hanno colpito infrastrutture civili, compresi edifici residenziali. Le esplosioni sono avvenute intorno alle 6,46. Un attacco ha centrato in pieno una palazzina, spazzando via una famiglia intera: padre, madre e bimbo di 11 mesi, feriti, sono stati portati all’ospedale, mentre l’altro figlio di 10 anni e la nonna sono stati trovati senza vita sotto le macerie. Ferite almeno 25 persone tra cui un bambino di 11 anni. 

Soltanto l’attacco al teatro di Mariupol e quello alla stazione ferroviaria di Kramatorsk avevano provocato la morte di un così gran numero di persone. A Mariupol le vittime si aggirano sulle 600 persone, tante quante vi si erano rifugiate quando il teatro è stato distrutto in un raid russo nel marzo del 2022. Alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, 52 persone sono state uccise mentre aspettavano il treno nell’aprile 2022.

Segnaliamo anche, tra le vittime,  tre uomini e quattro donne morte a Kherson, continuamente sotto il fuoco dell’artiglieria russa. In un solo giorno la regione di Kherson è stata attaccata dalle truppe del Cremlino per 78 volte. Due civili sono stati uccisi dalle truppe russe che hanno attaccato Krasnohorivka, nel Donetsk. Una vittima civile si è registrata nella regione di Sumy. 

505 bambini ucraini uccisi e 1.214 dispersi dall’inizio della guerra

Secondo i report ufficiali dei procuratori minorili, 505 bambini ucraini sono stati uccisi e almeno 1.129 hanno riportato ferite di varia gravità dall’inizio dell’invasione russa. I dati non sono definitivi, perché gli attacchi continuano a susseguirsi.

Inoltre, dal 24 febbraio 2022, 1.214 bambini sono stati dichiarati scomparsi in Ucraina. Dispersi in totale oltre 26.000 ucraini, di cui 15.000 militari e 11.000 civili.

Fronte dell’Est

In questo momento la zona del fronte più difficile è l’area di Lyman-Kupiansk, nel Donetsk, dove l’esercito russo ha concentrato 110 mila soldati, 1.085 carri armati, 2.000 veicoli corazzati, 700 unità di sistemi di artiglieria e mezzo migliaio di cannoni semoventi. Questo ha dichiarato il capo ufficio stampa del gruppo orientale delle forze armate ucraine Ilya Yevlash. Attualmente sono in corso pesanti combattimenti anche sul fronte meridionale, ma nessuno dei due eserciti sta guadagnando terreno. 

Avviene nel Mar Nero

Londra, nella persona del ministro degli Esteri James Cleverly, accusa la Russia di voler sabotare le navi con grano ucraino piazzando mine marine vicino ai suoi porti sul Mar Nero. «Il mondo ci osserva, vediamo bene i cinici tentativi di Mosca di addossare a Kiev la responsabilità dei loro attacchi». Secondo Londra, la Russia non vuole attaccare direttamente con missili le navi, ma cerca di distruggerle di nascosto.

Intanto, la Flotta russa del mar Nero ha trasferito le sue navi dalla base di Sebastopoli in Crimea a porti del sud della Russia. Le fregate Essen e Makarov, tre sottomarini, cinque grandi navi da sbarco e diverse navi più piccole con missili  si trovano ora nel porto di Novorossiysk sulla costa russa del mar Nero a sud della Crimea. La Makarov è diventata l’ammiraglia della flotta, dopo l’affondamento della Moskva nell’aprile 2022.  

Le immagini satellitari dei primi di ottobre mostrano inoltre una grande nave da sbarco, alcuni dragamine e altre piccole navi trasferite da SebastopOli al porto di Feodosia, nella parte est della penisola della Crimea.  I trasferimenti sono avvenuti dopo gli attacchi ucraini di settembre a Sebastopoli: quello del 13 in cui sono stati gravemente danneggiati un sottomarino e una nave da sbarco e quello del 22 che ha colpito il quartier generale della Flotta. Secondo «The Bell» le navi russe non sarebbero più in grado di ostacolare le esportazioni ucraine di grano e la Flotta non potrebbe più accampare pretese di controllo sul mar Nero occidentale. 

Aerei finti e navi camuffate

Sky ha scoperto il trucco cui stanno ricorrendo i russi per difendere la flotta del mar Nero e le proprie basi aeree dagli attacchi ucraini. Sky news Uk, confrontando diverse immagini satellitari, ha scoperto che cinque navi della flotta russa del mar Nero, compresa la nave ammiraglia Makarov, prima di un unico colore, sono state ridipinte fra il 26 maggio e il 4 luglio. Adesso poppa e prua sono blu scuro o nero e il centro è grigio azzurro, con una sfumatura più scura a disegnare una falsa prua. Da lontano i vascelli sembrano così molto più piccoli, nascondendo punti chiave come le piattaforme di atterraggio degli elicotteri. Inoltre, sulle piste di atterraggio sono stati disegnati aerei finti. La necessità aguzza l’ingegno…

Esternazioni di Putin sul nucleare

Secondo Putin, l’agenzia per l’energia atomica russa Rosatom è impegnata nella creazione di armi avanzate in grado di mantenere un equilibrio strategico nel mondo. «Stanno risolvendo in maniera alacre i problemi di introduzione di tecnologie innovative nei settori dell’energia e dello spazio, della medicina nucleare, dell’ecologia e della modernizzazione della flotta di rompighiaccio nucleari. Partecipano alla creazione di armi avanzate in grado di mantenere un equilibrio strategico nel mondo».

Ha anche annunciato: «Abbiamo completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato diversi anni fa. È stato condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik». Si tratta di un’arma a propulsione nucleare che può arrivare in ogni posto del pianeta e rimanere in volo per giorni. Ci sarebbero tracce di un possibile test già avvenuto nell’Artico. 

Anniversario del massacro nazista a Babyn Yar

Il 29 settembre il presidente ucraino Zelensky ha partecipato ad una cerimonia in ricordo delle vittime del massacro nazista di Babyn Yar, assieme a rabbini e rappresentanti della comunità ebraica. Il  rabbino capo dell’Ucraina, Moshe Azman ha dichiarato: «Ho benedetto il presidente dell’Ucraina in questo luogo sacro e gli ho augurato fortezza di spirito, ispirazione e la protezione di Dio sull’intero popolo ucraino».

A partire dal 29 settembre 1941, i nazisti trucidarono a Babyn Yar 35mila ebrei ucraini nell’arco di tre giorni. Il memoriale a Kiev che onora le vittime del massacro fu colpito da un bombardamento russo nei primi giorni dell’invasione.