Lettura continua della Bibbia. Atti: l’accusa contro Stefano

Stefano: l'accusa
Santo Stefano diacono raffigurato accanto a San Cristoforo. Iconografo greco del secolo XVIII. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15465699. San Cristoforo nelle icone è rappresentato col volto di cane in quanto appartenente ad una razza semiumana. Nella Chiesa c’è posto per tutti…

«Stefano intanto, pieno di grazia e di fortezza, faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo».
Anche i sette diaconi sono ebrei, però di lingua greca, come greci sono i loro nomi. Il primo menzionato è Stefano, il cui nome significa Corona: sarà infatti il primo cristiano a ricevere la corona del martirio.

Stefano è caratterizzato da una pienezza di grazia e di forza, con le quali compie grandi segni. Si mette così in luce, ma negativamente, presso i suoi connazionali.

«Sorsero allora alcuni della sinagoga detta dei “liberti” comprendente anche i Cirenei, gli Alessandrini e altri della Cilicia e dell’Asia, a disputare con Stefano». 

Si tratta di sinagoghe in cui si raccolgono i giudei della diaspora. I liberti, in particolare, sono schiavi liberati: giudei rientrati a Gerusalemme dopo una esperienza di schiavitù. Il conflitto con Stefano sorge all’interno dell’ambiente ellenista, il suo.

Stefano: l’accusa

I suoi avversari sono in difficoltà perché «non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava. Perciò sobillarono alcuni che dissero: Lo abbiamo udito pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio», cioè contro la legge e il tempio. Si sentono traditi da Stefano e lo tradiscono denunciandolo con falsità.

A Luca piacciono le simmetrie: come nel Vangelo dell’Infanzia procedeva per parallelismi tra Gesù e il Battista, adesso negli Atti procede per simmetria tra la morte di Gesù e la morte di Stefano. Anche Gesù era stato portato in giudizio con false accuse, sia di fronte al sinedrio che di fronte a Pilato.

«Così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo trascinarono davanti al sinedrio. Presentarono quindi dei falsi testimoni, che dissero: Costui non cessa di proferire parole contro questo luogo sacro e contro la legge».

È chiara la falsa testimonianza contro Stefano come nel processo contro Gesù, l’accusa di andare contro la legge e di dissacrare il tempio.