Mamma mia, sembra di avere a che fare con una nota setta fondamentalista che non riesce a distinguere le metafore dalla realtà. Ho letto che non si può più parlare dello Spirito Santo come di una rugiada perché, oltre a essere un pericoloso simbolo massonico, i testi della Chiesa antica che fanno uso di questa immagine rispecchiano una fase in cui i cristiani ancora non sapevano chi fosse lo Spirito Santo, non sapevano che fosse una persona. Tradotto: la Chiesa dei primi quattro secoli ignorava il primo Mistero della fede, cioè l’Unità e Trinità di Dio!
La Chiesa antica non conosceva lo Spirito Santo?
Trovo scritto in una pagina di un noto oppositore di papa Francesco:
«La menzione della rugiada è presente nella preghiera eucaristica II, attribuita a sant’Ippolito di Roma, vissuto nel II secolo, quando ancora non esisteva alcuna riflessione teologica sullo Spirito Santo come realtà ipostatica, cioè come Persona divina. Soltanto nella seconda metà del IV secolo, quando ormai era acclarata la questione circa la natura divina e umana di Gesù Cristo, i padri cominciano a trattare dello Spirito Santo… solo con i padri cappadoci, in particolare san Basilio Magno, si comincia a parlare dello Spirito Santo come Persona; prima si opta per i simboli e le metafore… La teologia tardo-patristica, poi medioevale, infine moderna, hanno potuto approfondire, soprattutto in Oriente, la natura divina della terza Persona e le sue molteplici operazioni…
Ora, quando Bugnini e l’équipe di riformisti decidono di boicottare l’unicità del Canone, in modo frettoloso (seduti al bar, come testimonierà uno di loro), scelgono di introdurre nel Messale Romano la preghiera eucaristica di sant’Ippolito che, proprio perché anteriore alla questione teologica circa lo Spirito Santo, usa il simbolo della rugiada». Fonte: QUI.
In altro luogo, ho trovato scritto ancora più esplicitamente che i cristiani dei primi secoli non conoscevano lo Spirito Santo, perciò ne parlavano usando immagini, ma adesso che la sua divina Persona è definita teologicamente non si possono più usare metafore!
Errore, errore, errore
Come è tipico dei fondamentalisti che vogliono forzare i testi per adattarli alle loro idee preconcette, qui si fanno diverse (volute?) confusioni.
L’immagine della rugiada non si trova in Ippolito
Innanzi tutto, non è vero che l’immagine della rugiada derivi dall’anafora di S. Ippolito (circa 215 d.C.), perché questa manca proprio dell’epiclesi (invocazione allo Spirito Santo), e quindi non fa uso di tale immagine. L’epiclesi è stata tratta, invece, dai messali gallicano (sec. VII / VIII) e mozarabico (secolo VIII e seguenti), ove si trova l’invocazione: «et Spiritus Sancti tui rore perfundas». Siamo già lontani dai primi secoli della Chiesa, quando si pretende che lo Spirito Santo fosse poco conosciuto. Ma non è vero neppure questo.
Nei primi secoli lo Spirito Santo era creduto Dio
In secondo luogo, infatti, si fa confusione tra formulazione dogmatica e fede del popolo cristiano. Prima di Nicea (325) la Chiesa credeva fermamente alla divinità di Cristo, ma la dottrina di un certo Ario la contestò portando molti dalla sua parte e fu necessario arrivare ad un concilio ed alla formulazione del dogma per difendere la retta dottrina ufficializzandola. Allo stesso modo, la Chiesa credeva fermamente che lo Spirito Santo fosse Persona divina (vedere, per questo, il Paraclito in S. Giovanni, e le formule trinitarie di Matteo e S. Paolo), ma la contestazione degli Pneumatomachi (ironicamente, “Coloro che fanno guerra allo Spirito”) portò alla convocazione di un secondo concilio, a Costantinopoli (381), in cui fu definito il dogma della Divinità dello Spirito Santo al pari di quella del Padre e del Figlio.
Potrei fare un esempio di altro tipo, ma molto chiaro: il dogma dell’Assunzione al cielo di Maria corpo ed anima è stato promulgato solo nel 1950 da Pio XII, ma la liturgia, la testimonianza dei Padri e la fede della Chiesa dimostrano che questa realtà di fede è sempre stata creduta nel popolo cristiano. Chiaro? Non occorre una formulazione dogmatica esplicita per affermare la realtà della fede in una dottrina. Per i cristiani dei primi secoli lo Spirito Santo non era affatto uno sconosciuto!
L’uso delle immagini accompagna anche le dottrine più approfondite
In terzo luogo: ma chi l’ha detto che quando la natura di una realtà viene approfondita si deve cessare di usare immagini e simboli? A dir la verità, i primi traduttori del Messale in latino avevano ritenuto che le metafore potessero essere superflue e avevano preferito andare dritti al concetto. Siccome la rugiada è quel fenomeno che irrora e vivifica tutto ciò che incontra, ecco che la parola viene tradotta (legittimamente) come “effusione” dello Spirito. I traduttori più recenti hanno invece pensato che l’immagine, la metafora della rugiada, oltre che traduzione letterale del testo latino, fosse anche più efficace.
Quello di effusione è un concetto, mentre quella della rugiada è una metafora: il concetto parla alla testa, la metafora parla al cuore. Il fatto che conosciamo concettualmente e filosoficamente una realtà non ci impedisce di continuare ad usare, per ragioni pastorali, un’immagine poetica. Quando S. Tommaso d’Aquino, nell’inno Adoro Te devote, invoca Gesù Eucaristia con l’appellativo Pie pellicane, Iesu Domine, conosce benissimo la dottrina della Transustanziazione (l’ha elaborata lui), ma usa ugualmente l’immagine tenerissima del Pellicano che secondo il bestiario medievale nutre i propri piccoli col suo corpo e col suo sangue! L’immagine può benissimo coesistere con il concetto, anzi talvolta lo trasmette nel modo più efficace.
Quindi, se qualcuno obietta che lo Spirito Santo non è una “rugiada” (come Gesù non è un pellicano), sappia che nella S. Scrittura e in teologia esiste il linguaggio analogico. Anche Gesù ne ha fatto uso, ad esempio, quando disse di stare in guardia da “quella volpe di Erode” oppure “guardatevi dal lievito dei farisei”, senza che con ciò volesse far pensare che Erode fosse fisicamente una bestia e che i farisei fossero panificatori che usavano un lievito scadente…
In conclusione: benvenuta la bellissima quanto efficace immagine biblica della rugiada dello Spirito Santo, in barba a chi la taccia di massoneria e di eresia!