Centoquarantaseiesimo giorno

Soldati mutanti! Ecco la chiave della capacità di resistenza dell’esercito ucraino.
No, non scherzo. O meglio, non sono io che scherzo. Questa è la spiegazione che dalla Russia viene a proposito dei successi dei militari di Kiev: hanno superpoteri…
Così si chiarisce come, a 146 giorni dall’inizio della guerra, pardon, dell’operazione militare speciale in Ucraina, i successi dell’esercito russo siano così scarsi. No, non dipende dalla inadeguata organizzazione dell’esercito di Mosca, dagli armamenti obsoleti, dalla poca motivazione delle truppe – dipende dal fatto che Kiev mette in campo soldati mutanti! Se la guerra non fosse tragica, con l’uccisione di migliaia di civili ucraini e di soldati di entrambi i fronti, ci sarebbe da ridere.
Inventatene un’altra
La testata russa Kommersant riferisce che il Cremlino ha creato una apposita commissione per indagare sui «biolaboratori» in Ucraina. Secondo una teoria fatta propria dalla propaganda russa, in Ucraina esisterebbe una rete di laboratori segreti (tra cui uno, mai trovato, nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal di Mariupol) impiantati dagli Stati Uniti o dalla Nato.
In questi luoghi si progetterebbero armi chimiche e batteriologiche da usare contro la Russia, o addirittura si starebbe organizzando una nuova pandemia globale. Il governo russo, pertanto, sarebbe stato costretto a invadere l’Ucraina per difendersi da questa minaccia. Il 10 marzo Igor Konashenkov, portavoce del Ministero della Difesa russo, affermò che l’Ucraina, sostenuta dagli Stati Uniti, aveva intenzione di usare pipistrelli, insetti e uccelli migratori per «spargere agenti patogeni in Russia».
A capo della commissione investigativa incaricata di indagare sui biolaboratori ci sono Konstantin Kosachev, vicepresidente del Consiglio della Federazione russa, e Irina Yarovaya, vicepresidente della Duma. Due nomi non insignificanti, dunque.
Ma oggi viene la sorpresa. Secondo i due alti funzionari, i piani della Russia di conquistare rapidamente l’Ucraina non si sono realizzati a causa di soldati mutanti dai poteri disumani schierati da Kiev, frutto di esperimenti segreti condotti in laboratori americani.
Robocop
La conferma di tale accusa verrebbe da analisi fatte sul sangue dei prigionieri di guerra ucraini. I risultati mostrerebbero una serie di malattie inducibili solo da un certo tipo di esperimenti per scopi militari.
La Yarovaya ha così dichiarato: «Assistiamo alla crudeltà e alla barbarie con cui si comporta il personale militare ucraino. I crimini che commettono contro la popolazione civile e, quei crimini mostruosi che commettono contro i prigionieri di guerra, confermano un sistema per il controllo e la creazione di una macchina per omicidi crudeli gestita degli Stati Uniti».
La Yarovaya ha anche rivelato che i farmaci somministrati ai combattenti ucraini dagli americani li renderebbero più crudeli, neutralizzando «completamente le ultime tracce della coscienza umana e trasformarli nei mostri più crudeli e mortali».
Problemi reali
Altro che soldati mutanti! L’Intelligence britannica afferma che «alle prese con una carenza di soldati, i militari russi devono risolvere un dilemma: schierare le riserve nel Donbass o parare i contrattacchi ucraini nel settore sud-occidentale di Kherson. Sin dall’inizio dell’invasione la Russia si è sforzata di mantenere una valida forza offensiva ed è probabile che questa difficoltà diventi sempre più grande».
Pare che non manchino, tra l’altro, gli abbandoni del campo militare. Soldati russi che sabotano i propri equipaggiamenti per non andare in battaglia, e soldati che si autoinfliggono lesioni per non essere spediti in combattimento. È notizia di oggi che trecento soldati russi dislocati nella Repubblica popolare di Donetsk abbiano fatto ritorno alla loro base a Buynaksk, nel Daghestan; questo hanno reso noto due attivisti intervistati dal Moscow Times. Ora rischiano di essere incriminati per aver lasciato le loro posizioni. Il bello è che questi abbandoni non possono essere classificati come vere e proprie diserzioni, perché la Russia, a dire di Putin, non è in guerra, sta solo conducendo un’operazione militare…
Piuttosto, è vero che le armi occidentali, ad esempio i sistemi missilistici americani Himars, stanno facendo la differenza. La storia dei soldati mutanti varrebbe da giustificazione, alquanto fantasiosa a dir la verità, che Mosca sta offrendo ai propri cittadini per spiegare gli insuccessi dell’esercito russo e il protrarsi della guerra oltre ogni previsione.