Il periodo psicologicamente più buio dell’anno è passato: si va verso il Natale. È vero che le giornate continueranno a scorciarsi, e la giornata più buia in realtà sarà quella del solstizio del’inverno il 21 dicembre. Ma è anche vero che sono in arrivo le luci del Natale a promettere la chiarità della Festa.
Sentore di Natale
Sentore di Natale, dunque: si avverte chiaramente nell’aria. È il Natale commerciale e consumistico, che anticipa persino la Chiesa nell’attesa del 25 dicembre. La Chiesa aspetterà la prima domenica di Natale per iniziare il tempo di Avvento, ma gli acquisti non possono aspettare. Comprare, comprare, comprare, è il motto di tutte le feste del Villaggio Globale in cui ormai viviamo. Ma in fondo anche questo è un modo di ricordare a tutti che un paio di millenni fa Qualcosa è successo.
La cultura woke vorrebbe rimuovere anche questi simboli, in nome di una inclusività che finisce per essere esclusiva, perché esclude il patrimonio storico e culturale di una società per un malinteso rispetto verso le minoranze. Il rispetto non implica rimozione, ma dialogo, confronto, scambio; e il Natale del mondo occidentale è un fatto di fede per alcuni, ma per tutti è questione di condivisione sociale di valori innegabili, amore e pace.
Perciò, benvenute le vetrine, che almeno ci ricordano che qualcosa, duemila anni fa, è intervenuto a cambiare la storia; Qualcuno, se si crede in Lui.
Benvenute le vetrine; e il posto d’onore spetta indubbiamente a quella di Evandro, coiffeur di alto livello: una gioia per gli occhi la sua vetrina occupata da un paesaggio nordico natalizio animato (vedere QUI).
Non lo fa per attirare clienti, non ne ha bisogno: è un suo dono ai bambini della città, ed anche agli adulti, che si fermano affascinati ad ammirarla e ricordano un po’ dell’incanto della loro infanzia.
«Mi rivedo negli occhi dei bambini che si fermano a guardare affascinati – diceva lo scorso anno in una intervista al “Tirreno” -. Condivido con grandi e piccini quell’attimo in cui magari si immaginano in mongolfiera o sul trenino, un attimo di sogno, di felicità». E infatti questa vetrina è un grande dono con cui Evandro contribuisce all’atmosfera natalizia. Sentore di Natale.