Lettura continua della Bibbia. Atti: Saulo di Tarso

Saulo di Tarso
Saulo regge i mantelli dei lapidatori. Beato Angelico – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7281960

Atti 7 58 «E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. 59E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 60Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.

8 1 Saulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samaria. 2Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. 3Saulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere.
4Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola».
Si affaccia alla storia della salvezza un nuovo personaggio, ma in veste di persecutore. È Saulo, meglio conosciuto come Paolo di Tarso: sì, il nostro San Paolo apostolo.

Saulo di Tarso

Il suo nome risuona insistentemente in questi pochi versetti. Ne veniamo a conoscenza mentre si limita ad assistere alla lapidazione di Stefano, custodendo i mantelli dei lapidatori; subito dopo veniamo a sapere che anche se non vi ha partecipato attivamente la approvava. Non solo è ostile nei confronti di Stefano, ma si mette anche in luce come persecutore del cristianesimo incipiente.

Non è il solo: la persecuzione dilaga. Gli apostoli non abbandonano Gerusalemme, ma gli altri discepoli si disperdono, soprattutto gli ellenisti. Eppure, questa persecuzione è provvidenziale, feconda di nuovi discepoli. I discepoli perseguitati e dispersi diffondono la parola di Dio.

Saulo che si chiamerà Paolo

Saulo, nato a Tarso verso il 5 d.C., ebreo ellenizzato e quindi greco dal punto di vista culturale, ma aveva studiato approfonditamente la Torah a Gerusalemme con il rabbino Gamaliele il Vecchio, probabilmente a partire dall’anno 20. Era però nato cittadino romano, e perciò si muoveva agilmente anche nel mondo politico dell’epoca. Uomo di tre culture (culturalmente greco, religiosamente ebreo, politicamente romano), non lo sa ancora, ma sarà la persona più adatta per portare il Vangelo tra i pagani, lui che al momento è persecutore di coloro che aderiscono al Vangelo di Cristo…