S. Ugo di Lincoln e il cigno (17 novembre)

S. Ugo e il cigno. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8452819. L’iconografia prevede anche la presenza di un calice contenente un Bambino dentro, data la grande devozione eucaristica del Santo

Sant’Ugo di Lincoln era nato in Francia, ad Avalon vicino a Grenoble in Borgogna, verso il 1140. Rimasto orfano della madre a otto anni, seguì il padre vedovo ritiratosi in un monastero degli Agostiniani di Pontcharra. A 25 anni, già diacono, desideroso di una vita più ritirata, entrò come monaco nella vicina Grande Chartreuse. Verso il 1175 ne divenne procuratore, con l’incarico dell’accoglienza degli ospiti e della vita dei fratelli conversi.

Monaco e vescovo

Nel 1179 venne inviato come priore nella certosa di Witham, nel Somerset, la prima fondazione certosina inglese. Da qui curò la diffusione del suo ordine nei territori britannici. Nel 1186 il capitolo cattedrale di Lincoln, allora la più grande diocesi inglese, lo elesse vescovo. Ugo accettò unicamente per obbedienza al suo priore, e si dedicò con tutto se stesso all’incarico pastorale da lui ricevuto. Ricevette la consacrazione episcopale a Westminster il 21 settembre dello stesso anno.

Pur essendo un contemplativo, come vescovo di Lincoln fece rifiorire a Lincoln la locale scuola teologica, e difese le libertà ecclesiastiche dalle ingerenze reali nell’amministrazione della diocesi. Per amore della giustizia non esitò a contrapporsi francamente ai re e ai confratelli vescovi, senza mai serbare rancore verso nessuno. Sovrintese al restauro della cattedrale partecipando talvolta di persona ai lavori più pesanti e promosse l’ampliamento del coro della chiesa della Maddalena a Oxford. Persona compassionevole ed equilibrata, fu spesso chiamato a giudicare le cause più difficili. Giunse a rischiare la propria incolumità per salvare dalla morte alcuni ebrei, ingiustamente accusati a seguito di un tumulto popolare. Ugo intervenne personalmente per curare i lebbrosi.

Svolse anche missioni diplomatiche in Francia per conto di Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra. Venne avvelenato a Londra e morì dopo due mesi il 17 novembre 1200. È stato proclamato santo da papa Onorio III il 18 febbraio 1220, il primo santo certosino ad essere canonizzato.

Il Martirologio Romano recita: «A Lincoln in Inghilterra, sant’Ugo, vescovo, che, dopo essere stato monaco certosino, fu eletto vescovo di questa sede e si adoperò egregiamente sia in difesa della libertà della Chiesa sia per liberare gli Ebrei dalle mani dei nemici».

Sant’Ugo e il cigno

Egli nutriva inoltre un profondo amore per la natura, ed è spesso raffigurato (oltre che con l’abito certosino e i paramenti vescovili) in compagnia del suo cigno domestico, che visse con lui nell’episcopio di Lincoln.

Questo perché si narra che dopo la sua elezione a vescovo di Lincoln, durante una passeggiata, Sant’Ugo fu seguito da un cigno bianco che da quel momento non lo abbandonò mai più. 14 anni dopo, un giorno, il cigno si rifiutò di mangiare e si sdraiò ai piedi del certosino ormai malato. Sant’Ugo comprese che si avvicinava per lui il momento della dipartita e promise al cigno di partire con lui per sempre, cosa che avvenne di li a poco.