
Nomen omen: Sant’Espedito è patrono delle urgenze. I patronati attribuiti ai santi, infatti, sembrano inesauribili: ognuno vi può trovare qualcosa che fa al caso suo. E ce ne sono di patronati strani! Siamo nell’ambito delle tradizioni popolari, naturalmente, più che nel campo della fede. Mi sento in dovere di precisarlo, anche se nella fede cristiana i credenti sono in comunione fra di loro, non solo con i viventi ma anche con coloro che sono già nella pienezza della vita eterna, e perciò, come noi preghiamo gli uni per gli altri, anche loro possono pregare per noi.
Santa Veronica è patrona dei guardarobieri, perché secondo una leggenda apocrifa fu la donna che sulla Via del Calvario asciugò il volto di Cristo con un panno che poi conservò. E chi meglio di Santa Bona potrebbe essere protettrice delle hostess? Questa santa pisana medievale, dopo aver compiuto giovanissima un pellegrinaggio in Terra Santa da cui tornò nel 1174, dedicò la sua vita ad assistere i pellegrini diretti a Santiago di Compostela, ma anche a Roma e a San Michele sul Gargano. Contro le calamità pubbliche è tradizione, almeno in Francia, invocare l’intercessione di Santa Angadrisma, ma prima che uno si sia ricordato il suo difficile nome, addio!
Patronati desunti dai nomi
Pensate che esiste un santo patrono… dei brutti (San Drogo), come ne esiste uno per i caratteri difficili, S. Acario. Il nome greco Acario significa privo di grazia, ed è forse questa l’attinenza del santo alle persone sgraziate, nevrotiche. E dico sul serio quando vi informo che il patrono dei pasticceri è Saint’Honoré… In questo caso, però, è il dolce ad aver preso il nome dal santo, e non viceversa.
Può infatti accadere che il patronato sia desunto dal nome del santo, anche solo per assonanza. La povera Santa Bibiana, che non avrà mai toccato alcolici in vita sua, è assurta a patrona contro i postumi della sbornia, perché il nome Bibiana rimanda al latino bibere, cioè bere (a buon diritto, invece, Noè è il protettore degli ubriachi, perché fu lui a scoprire per primo la sbronza…). San Cornelio è patrono dei bovini, perché il nome Cornelio ne ricorda un attributo (ma c’è anche un S. Bovo che li protegge dalle malattie), e se San Gallo è eletto a protettore dei gallinacei, come San Colomba delle colombe, il motivo è chiaro…
Il patrono dei casi urgenti? Sant’Espedito
Per i casi urgenti ci si rivolge a Sant’Espedito di Militene, martire cristiano (+ 303) veloce anche nel nome. Sembra che la sua vita sia stata segnata dalla rapidità. Espedito sarebbe stato a capo della legione romana «Fulminante» e, sul punto di convertirsi al cristianesimo, sarebbe stato tentato di rimandare la conversione da un corvo che ripeteva «Cras, cras» ovvero «Domani, domani». Il santo scacciò la tentazione e non indugiò a farsi cristiano; perciò, e anche per assonanza con il suo nome, è stato fatto patrono delle cause urgenti.
A livello storico, è stata anche messa in dubbio la sua esistenza, essendovi la possibilità che si tratti della storpiatura del nome di sant’Elpidio, un altro militare martire della stessa zona e dello stesso periodo, la cui memoria ricorre il 18 aprile. Nel linguaggio militare, Expediti (“liberi da impacci, agili”) erano detti i fanti leggeri, e questo può aver causato l’equivoco di uno sdoppiamento di persona.