
In Italia può non essere molto conosciuto, ma in Irlanda e tra gli irlandesi d’America e del mondo è l’eroe nazionale: San Patrizio.
Quel che sappiamo della vita di San Patrizio

Nato probabilmente in Inghilterra da nobile famiglia romana (385-461), San Patrizio fece dell’Irlanda la sua patria di adozione dopo essere stato rapito dagli irlandesi a 16 anni e fatto schiavo. Nei sei anni di cattività maturò la sua conversione al cristianesimo e fuggì per tornare dalla famiglia, venendo ordinato diacono nel 407. Consacrato vescovo in Gallia, si vide affidare dal papa Celestino I l’evangelizzazione delle isole britanniche. In tale veste fu l’evangelizzatore dell’Irlanda, a quell’epoca quasi interamente pagana, riuscendo ad inculturare il cristianesimo nel mondo celtico.

Ne è un esempio la croce celtica, che «battezzava» il culto pagano solare, rappresentato dal cerchio, con la croce di Cristo.
Le leggende

Alla figura di San Patrizio sono legate molteplici leggende.
La cacciata dei serpenti dall’Irlanda

Secondo la tradizione, in Irlanda non ci sarebbero più serpenti perché San Patrizio li cacciò in mare. Il Santo avrebbe trascorso 40 giorni sulla montagna sacra irlandese, Croagh Patrick, dopo di che dalla sommità del monte avrebbe gettato una campana nella Baia di Clew per cacciare via serpenti e impurità, e formando in essa le isole che la caratterizzano.
Si tratta chiaramente di una leggenda eziologica, nata cioè per spiegare un fatto: il fatto che in Irlanda i serpenti non c’erano, ma non c’erano neppure due secoli prima della nascita del Santo, come attesta lo storico greco-romano Gaius Lucius Solinus (Gaio Lucio Solino, 210 – 258 circa d.C.) nella sua opera Collectanea rerum memorabilium («Raccolta di cose memorabili») conosciuta nel medioevo anche come Polyhistor («Colui che vede in più direzioni»), o «De mirabilibus mundi» («Sulle meraviglie del mondo»). Così scrive:
«L’isola Tanati è bagnata dal mare Gallico: et è separata dalla Bretagna con picciolo spatio di mare; questa è felice per la copia del grano, et perché la terra è fertile, né solamente è sana a se stessa, ma eziandio a gli altri; perciocché non essendo in quel luogo Serpe niuna, se si piglia di quella terra, et si porta in ciascun’altra parte, uccide le Serpi»
(Solino, Delle cose meravigliose del mondo, trad. di Vincenzo Belprato, Ferrari, Venezia 1557, pag. 115).
Del resto, l’altro patrono d’Irlanda, San Columba, è noto per aver affrontato in Scozia il mostro del fiume Ness…
I serpenti simboleggiano, comunque, i molti mali dai quali San Patrizio è chiamato a proteggere l’Irlanda.
Oggi il monte è meta di pellegrinaggi soprattutto dal 15 luglio al 15 agosto.
Il pozzo di San Patrizio

Celebre anche la leggenda del pozzo di San Patrizio: un pozzo senza fondo, da cui si sarebbero aperte le porte dell’Aldilà. Si credeva infatti che da una grotta senza fondo, situata sull’isolotto di Station island nel Lough Derg, si potesse entrasse nel Purgatorio, e dopo aver affrontato terribili prove di purificazione si raggiungesse la fine della grotta che rappresentava l’ingresso in Paradiso. San Patrizio – si dice – amava pregare nei pressi di questa grotta, ed il pozzo prese il nome del Santo. È dal XII secolo che la grotta, detta Purgatorio di San Patrizio, divenne meta di pellegrinaggi. La grotta fu poi murata per volere di Alessandro VI nel 1497 a seguito di una denuncia per simonia, ma vi rimase fino al 1632 il monastero che curava i pellegrinaggi penitenziali.
Il pozzo di San Patrizio ad Orvieto
Ma anche in Italia c’è un pozzo di San Patrizio, che però non c’entra niente con il Santo. È uno storico pozzo costruito da Antonio da Sangallo il Giovane a Orvieto (1527-1537) per volere del papa Clemente VII, reduce dal Sacco di Roma e quindi desideroso di garantirsi l’approvvigionamento di acqua in caso di assedio.
Il pozzo è profondo 54 metri, ed ha forma cilindrica con un diametro di 13 metri. Presenta 248 scalini e 72 finestron i. Le due scale sono collegate da un ponte tuttora praticabile; sul fondo del pozzo il livello dell’acqua si mantiene costante grazie ad una sorgente naturale. Inizialmente il pozzo era detto Pozzo della Fortezza perché situato presso la Fortezza dell’Albornoz. Solo in età ottocentesca assunse l’attuale nome Pozzo di San Patrizio, attribuitogli dai frati del convento dei Servi ispiratisi alla leggenda del santo irlandese.
Pozzo di San Patrizio è anche un’espressione utilizzata per riferirsi ad una misteriosa e sconfinata riserva di ricchezze che sembra non esaurirsi mai. Secondo altra versione, l’espressione «è come il pozzo di San Patrizio» indica qualcosa che inghiotte risorse ed energie, ma inutilmente, perché non si riempie mai e non ottiene lo scopo.
Il biancospino e il trifoglio

Secondo una leggenda, quando San Patrizio in Gallia si trovò a dover attraversare la Loira, si servì miracolosamente del suo mantello come di una zattera. Raggiunta la riva opposta, appese il mantello ad un cespuglio di biancospino per farlo asciugare. Ed ecco un altro miracolo: nonostante fosse pieno inverno, la pianta iniziò a fiorire. Da allora, il biancospino fiorisce proprio d’inverno.
Ma la pianta che contraddistingue tradizionalmente il Santo e l’Irlanda è quella raffigurata nell’emblema nazionale irlandese, il trifoglio. Si dice infatti che San Patrizio spiegasse agli irlandesi il concetto della SS. Trinità utilizzando un trifoglio, prendendo spunto dalle sue tre foglie collegate ad un unico stelo.
Le pecore e i buoi
Anche S. Patrizio è ricordato per il suo rapporto di amicizia con gli animali. Da bambino aveva perduto una pecora che era stata divorata da un lupo, ma il giorno dopo il lupo tornò e la risputò intera. Quando una mucca impazzì ed uccise cinque sue simili, il santo le riportò in vita e guarì anche la prima dalla pazzia.
Inoltre, secondo la leggenda, quando San Patrizio morì il suo corpo fu disputato da molte località. Fu perciò affidato a una coppia di buoi che, liberi di muoversi, lo trasportarono a Down, nell’Irlanda del Nord. Da allora, il luogo cambiò il nome in Downpatrick.
Iconografia
Per tutto quello che abbiamo detto, gli attributi iconografici di San Patrizio sono
- il serpente (per la leggenda della loro cacciata dall’Irlanda),
- il trifoglio (per il suo uso nello spiegare la dottrina della SS. Trinità),
- il colore verde (colore nazionale irlandese: per la festa di San Patrizio, in America, vengono colorati di verde persino alcuni fiumi),
- l’edificio sacro che tiene in mano (come fondatore di chiese e monasteri),
- le insegne vescovili
- e persino il leprecauno (folletto del folklore irlandese).