San Mamas (17 agosto)

San Mamas. Illustrazione di un manoscritto medievale georgiano. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4379804

San Mamas: una storia di ordinario martirio, non fosse che per alcuni particolari che la distinguono.

Prima di tutto il nome: questo giovane martire ha molti nomi, troppi. Ciò dipende dalle varianti linguistiche, dialettali e persino vernacolari. Si chiama Mamete di Cesarea, indicato come san Mamas nel Martirologio Romano, ma si può anche chiamare, a seconda dei luoghi, Mamette, Mamaso, MamaMammès, Mames, Mamés, Mamante,   MommèMamoloMamede, MammaMomàMammeteMametteMamate, Amaa … Questo, anche se confonde le idee, è solo un indizio della sua vasta popolarità. In provincia di Como si trova una frazione dal nome di San Mamete, mentre San Mommè è una frazione di Pistoia e Santa Mama una località del Casentino; in quel di Belluno esiste una Val di San Mamante!

Che cosa ha fatto questo santo per essere oggetto di un culto così diffuso?

La vita

Che cosa ha fatto San Mamas per avere un culto così diffuso? Lui, niente. Si è limitato a vivere il vangelo con tutto se stesso ed a testimoniarlo con il martirio.

Le fonti più antiche e più attendibili che lo riguardano sono due omelie di Basilio di Cesarea e  Gregorio Nazianzeno (IV secolo), che però tramandano pochissimi particolari biografici. Secondo queste fonti, San Mamas nacque a Momoasson in Cappadocia, nel 259 e morì martire a Cesarea, sempre in Cappadocia, nel 275. Fu quindi un giovane cristiano che subì il martirio per la sua  fede.

Secondo la tradizione, proveniva da famiglia modesta ed esercitava la professione di pastore. Gregorio Nazianzeno accenna anche alle cerve che si sarebbero lasciate mungere dal santo per sfamarlo. Dopo il martirio venne considerato patrono della città di Cesarea per le sue azioni taumaturgiche. Tutto qui.

La leggenda: San Mamas e gli animali

Vita di San Mammes (1541). Di Jean Cousin il Vecchio – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2203392

I testi più tardivi, come è naturale, forniscono più dettagli leggendari. Esiste una Passio attribuita ai vescovi Euprepio, Cratone e Perigene (forse secolo VI) di dubbia storicità, seguita da una Vita anonima risalente al X secolo e altre Passiones e biografie in greco, latino, siriaco ed armeno.

Secondo la passio del VI secolo, Mamete è un ragazzo che (nato in carcere da madre cristiana) cresce sotto la tutela di Taumasio vescovo di Cesarea, durante la persecuzione di Aureliano. Alla morte di Taumasio, viene ispirato a sfuggire alla cattura rifugiandosi sui monti, dove si dedica alla pastorizia e alla preghiera. Il formaggio che San Mamas produceva veniva mandato ai cristiani imprigionati, ed anche il latte che le fiere gli davano spontaneamente veniva diviso con i bisognosi.

Ma questo non sarebbe niente. Alla sera le bestie selvatiche, anche quelle feroci, con lui mansuete, accorrevano da lui per essere istruite nel Vangelo e si lasciavano mungere. Le autorità, venute a conoscenza della sua esistenza, mandano quattrocento soldati ad arrestarlo, ma Mamete converte i soldati al cristianesimo. Sarà poi lui a farsi condurre in carcere.

Come in ogni Passio che si rispetti, il santo resta granitico nella fede, anche se viene sottoposto ai più tremendi supplizi (del fuoco, delle belve, della fame, di essere spalmato di miele e cosparso di formiche), da cui sempre esce indenne. Anzi, converte e libera gli altri prigionieri e predice la morte del governatore e di Aureliano. Infine viene ucciso con un tridente insieme ai soldati che aveva convertito. Le persecuzioni cessano e la pace torna per i cristiani che erigono una basilica sul luogo della morte del santo.

Patronati

San Mamas ha un particolare rapporto con il latte, perché gli animali lo nutrirono con il loro latte, egli li protegge, e viene rappresentato come un fanciullo circondato da leoni. Perciò il suo culto è anche particolarmente diffuso in ambienti pastorali.

Per il legame che la tradizione stabilisce tra questo santo e il latte, il santo è patrono delle balie. In Brianza e in altre zone d’Italia è venerato dalle puerpere, che lo invocano per avere latte a sufficienza (il pan di fioeu) per i loro bambini. Nella chiesa di Zoccorino in Brianza, san Mamas è raffigurato nell’atto di offrire latte ad una madre che gli presenta il figlio. Fino a non molto tempo fa, le puerpere che temevano di non avere latte a sufficienza portavano in chiesa del pane e del formaggio, li appoggiavano sull’altare e li donavano al primo che passava.

È particolarmente venerato, oltre che nell’Oriente bizantino, in Emilia-Romagna e Toscana, nel Milanese, nella Brianza, nel Comasco e nel Canton Ticino, ma anche in Francia (a Langres la cattedrale dall’VIII secolo è dedicata a san Mammès), Spagna (a Bilbao esiste addirittura lo Stadio San Mamés) e Portogallo.