San Ludgero di Münster (26 marzo)

San Ludgero in un manoscritto miniato. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2038237

San Ludgero di Münster (Liudger in tedesco) nacque ad Utrecht verso il 742, figlio di genitori cristiani (Thiadgrim e Liafburg) appartenenti ad una nobile dinastia della Frisia. Aveva una sorella, Santa Gerburgis, che si sarebbe consacrata anch’ella a Dio. A differenza di altri santi altomedievali su cui le notizie esistenti sono prevalentemente leggendarie, per San Ludgero esistono, oltre a varie vite (Vita sancti Liudgeri di Altfrid, Vita Liudgeri secundaVita tertia), i documenti dell’Abbazia di Werden da lui fondata.

Formazione

Fra il 756 ed il 767 lo troviamo studente presso la scuola del Duomo di Utrecht. Ebbe come insegnante Gregorio di Utrecht († 775), da cui apprese le sette arti liberali (dialettica, grammatica, retorica; aritmetica, astronomia, geometria, musica). Completò gli studi a York presso la scuola del Duomo tenuta da Alcuino, uno dei principali artefici della cultura promossa da Carlo Magno, di cui Alcuino fu consigliere. A York l’arcivescovo Etelberto  lo consacrò diacono. Tornato ad Utrecht a causa dei conflitti fra Angli e Frisoni, Ludgero lasciò nuovamente la città dopo la morte del suo maestro Gregorio, in ricordo del quale scrisse una Vita Gregorii.

Il 7 luglio 777 (una data indimenticabile: 7 – 7 – 777… alla grazia dei numeri palindromi!), a Colonia, fu ordinato sacerdote.

Attività missionaria e fondazione di abbazie e diocesi

Dal 776, San Ludgero svolse una intensa attività missionaria, interrotta tuttavia nel 784 dall’insurrezione sassone di  Vitichindo. Il missionario allora intraprese un pellegrinaggio a Roma ed a Montecassino (784 – 787). Dopo il suo rientro in Frisia fu incaricato da Carlo Magno di condurre una missione nella parte centrale della Frisia (787) e gli venne affidata la direzione del monastero di San Pietro a Lothusa (Leuze). Le rivolte in Sassonia e Frisia nel  792  furono forse l’occasione per Carlo Magno di inviare Ludgero in missione in Sassonia. Nel 793 San Ludgero fondò una diocesi missionaria a Münster, di cui divenne vescovo nell’805. Nel 799  aveva fondato l’abbazia di Werden, di cui fu l’abate. Morì il 26 marzo 809 durante uno dei suoi viaggi per visitare la diocesi.

Il suo stile missionario fu ben diverso da quello vigente al suo tempo, fondato sull’imposizione. Mentre nei territori conquistati da Carlo Magno il più delle volte l’evangelizzazione consisteva nel battezzare il principe, dopo di che anche il popolo si convertiva al cristianesimo, San Ludgero svolse la sua attività missionaria basandosi sulla predicazione, sull’amicizia e sul convincimento. In questo modo convertì al cristianesimo i territori senza adottare metodi costrittivi.

La grande attività apostolica di San Ludgero non gli impediva però di dare il primato alla preghiera, cui si dedicava con la massima attenzione. Si racconta un significativo episodio a questo riguardo: una volta, durante la preghiera liturgica, uno dei suoi chierici si accorse che un braciere acceso mandava il fumo in faccia al vescovo Ludgero, perciò si fece avanti per spostarlo. Quando la preghiera fu terminata, Ludgero lo rimproverò!

Pare abbia anche sfidato l’ira di Carlo Magno quando questi lo convocò perché rispondesse delle accuse di cattiva gestione delle chiese a lui affidate: avrebbe utilizzato i soldi per sostentare i poveri invece di provvedere alle decorazioni degli edifici. Il santo, quando ricevette la convocazione, era immerso nella preghiera e non si mosse finché non ebbe terminato. Alle accuse dell’imperatore, ribatté che il servizio divino era più importante del servizio all’imperatore, ed era ben per questo che Carlo Magno lo aveva nominato vescovo…

I miracoli di San Ludgero

I miracoli compiuti da San Ludgero sono riportati nella Vita Liudgeri e anche nel Libellus Monasteriensis de miraculis sancti Liudgeri (Libretto di Münster sui miracoli di san Ludgero), composto verso il 1170.

Il libretto descrive in 17 capitoli i miracoli attribuiti al santo, principalmente guarigioni da malattie: affezioni agli occhi e malattie degli arti inferiori, ma anche malattie mentali. Fra gli altri, la guarigione del bardo cieco Bernlef. Ludgero lo incontrò a Helwerd e cercò di convertirlo al cristianesimo. Bernlef sfidò il santo: “Se il tuo Dio è così potente, mostrami un segno”. San Ludgero posò le mani sugli occhi del bardo pronunciando una preghiera, e il cieco riacquistò la vista. Solitamente la veridicità delle guarigioni è evidenziata da citazioni di testimoni.

San Ludgero e le oche

Ma un miracolo particolare è il seguente: verso l’800 vi fu nella zona di Münster la grossa piaga di una invasione di oche cinerine che recavano danni alle colture. San Ludgero le avrebbe convinte a ritirarsi, semplicemente chiedendo loro di trasferirsi altrove. Avrebbe cioè usato con le oche lo stesso comportamento che usava con i pagani: non l’imposizione o la costrizione, ma l’amicizia e la persuasione… Seguì però un periodo di siccità, così S. Ludgero convinse le oche a raspare il terreno con le zampe fino a farne sgorgare l’acqua. Sul posto il santo fece costruire una fontana. Per questo il santo viene spesso rappresentato insieme ad una o più oche.