Lettura continua della Bibbia. Il Salmo 91 e le tentazioni di Cristo

Salmo 91: le tentazioni
Il Cristo domina sulle fiere, Ravenna. Di © José Luiz Bernardes Ribeiro, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52589950

I vv. 11-12 del Salmo 91 sono importanti per noi perché utilizzati dal diavolo nel racconto delle tentazioni di Gesù (Mt 4,6 // Lc 4,9 ss.) per indurlo ad un messianismo superficiale, spettacolare e protagonistico. Questo recita il Salmo 91:

11 Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.
12 Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.

E subito dopo:
13 Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

Come si può interpretare la Bibbia in modo fuorviante e diabolico

Ed ecco l’applicazione che fa il diavolo del Salmo 91 nell’episodio delle tentazioni di Gesù:

II diavolo  lo condusse con sé nella città santa, 

Lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse:

 “Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto:

 Ai suoi angeli darà ordine al tuo riguardo

 ed essi ti sorreggeranno con le loro mani

 perché non abbia ad urtare contro un sasso il tuo piede’“.

Come vedete, si può applicare la Bibbia alla lettera distorcendo completamente il senso. È una specialità diabolica… San Gerolamo commenta: “Male interpretatur Scripturas diabolus!”. E Origene risponde al Tentatore:

“Perché non citi anche questo versetto [il 13: Calpesterai leoni e vipere]? Non lo citi  perché quell’aspide, sul quale Cristo cammina, sei tu, di tutti i serpenti il re!”.

Gesù riporta infatti 1’interpretazione dal salmo 91 alla correttezza: fiducia in Dio, e non miracolismo.  «Sta anche scritto: Non tenterai il Signore Dio tuo». Non si può interpretare la Scrittura ritagliando i versetti dal loro contesto.

E questo è lo spirito del salmo 91: per chi è nell’amicizia con Dio, il creato è amico, la storia è amica. E questa amicizia si trova nella fiducia:

– fede come abbandono fiducioso

– speranza come certezza del bene

– carità come comunione col Bene.