
Con il Salmo 89, un salmo regale, termina il Terzo libro del Salterio (73-89), così come un altro salmo regale, il 72, aveva chiuso il Secondo libro (42-72).
Il salmista, in un momento di crisi, ricorda a Dio la sua fedeltà. La fedeltà del Signore si è manifestata sia nella stabilità del creato (vv. 6-19), sia nell’elezione di Davide e della sua casata (vv. 20-30).
Salmo 89: tematiche
Il Salmo 89 contiene l’inno (vv. 6-19), l’oracolo (vv. 3-5; 20-38) e la lamentazione (vv. 39-52). È comunque una composizione unitaria che congegna bene insieme i vari temi ed il cui centro di convergenza è la promessa fatta a Davide in 2 Samuele 7.
Un termine chiave è la parola “benevolenza” (chesed), che attraversa tutto il salmo (vv. 2.3.15.20.25.29.34.50.); un altro è “fedeltà” (’emunah) insieme alla sua radice verbale (vv. 2.3.6.9.15.25.29.30.34.38.). Per quattro volte ricorre il verbo «fondare, rendere stabile» in relazione alla stabilità della casa di Davide. La componente messianica prevale su quella regale.
Salmo 89: struttura
Il Salmo 89 si può così suddividere:
- Solenne introduzione (vv. 2-5);
- Inno cosmico (vv. 6-19);
- Oracolo divino (vv. 20-38);
- Lamentazione (vv. 39-52);
- Dossologia finale (v. 53: conclusione del Terzo libro dei Salmi).
Salmo 89: l’introduzione (vv. 2-5)
2 Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
3 perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
4 «Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
5 Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».
«Canterò in eterno l’amore del Signore»
Il salmista si autoinvita a lodare Dio per la sua bontà immensa e incrollabile fedeltà, narrando i suoi gesti di clemenza (v. 2). Il tema che viene in evidenza è quello della stabilità eterna, della durevolezza delle virtù divine di misericordia e fedeltà e quindi anche dell’alleanza da Lui stretta con la Casa di Davide.