Il Salmo 87 è un cantico di Sion che inneggia alla maternità universale di Gerusalemme o, se vogliamo, della sua cittadinanza universale.
Salmo 87: il testo
Sui monti santi egli l’ha fondata;
2 il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
3 Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!
4 Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
5 Si dirà di Sion:
«L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».
6 Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
7 E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
Salmo 87: il contesto
Il contesto del Salmo 87 è presumibilmente quello di una grande festa di pellegrinaggio nel tempio di Gerusalemme. La folla festante avanza processionalmente, ma è come se tutto il mondo si fosse dato appuntamento qui, dall’Egitto e dalla Mesopotamia, dalla Filistea alla Fenicia e persino dalla lontana Etiopia.
Salmo 87: struttura
Il Salmo 87 è così suddivisibile:
- vv. 1-3: inno a Sion, la città di Dio;
- vv. 4-6: celebrazione della maternità universale di Gerusalemme;
- v. 7: solenne festa nel tempio.
Inno a Sion (vv. 1-3)
Il salmista canta, ammirato, la santa città di Dio, città fondata stabilmente e gloriosa più di tutte le altre dimore di Israele.
Sion madre dei popoli (vv. 4-6)
Gerusalemme è madre di tutti i popoli, anche stranieri e oppressori, che lì si radunano: c’è Rahab, l’Egitto, la grande potenza occidentale; Babilonia, la grande potenza orientale; Tiro, la potenza commerciale del settentrione; l’Etiopia al sud, la Filistea al centro. Ma a Sion tutti trovano registrato il loro nome. La locuzione «Costui è nato là» era la formula giuridica con cui si dichiarava la cittadinanza di un individuo nativo di una località.
Questi popoli stranieri e oppressori sono accolti come cittadini di Gerusalemme tanto da divenire, come i nativi, i «familiari» del Signore. Essi trovano le loro radici a Sion, patria spirituale di tutti.
La festa nel tempio (v. 7)
“E danzando canteranno: “Sono in te tutte le mie sorgenti”. Concludendo, il salmista trova la professione di fede e la gioia di tutti i popoli come in un’unica famiglia…