Questo breve Salmo 82 è una vigorosa denuncia dell’ingiustizia: ma a chi si sta rivolgendo Dio?
Salmo 82: il testo
Dio presiede l’assemblea divina,
giudica in mezzo agli dèi:
2 «Fino a quando emetterete sentenze ingiuste
e sosterrete la parte dei malvagi?
3 Difendete il debole e l’orfano,
al povero e al misero fate giustizia!
4 Salvate il debole e l’indigente,
liberatelo dalla mano dei malvagi!».
5 Non capiscono, non vogliono intendere,
camminano nelle tenebre;
vacillano tutte le fondamenta della terra.
6 Io ho detto: «Voi siete dèi,
siete tutti figli dell’Altissimo,
7 ma certo morirete come ogni uomo,
cadrete come tutti i potenti».
8 Àlzati, o Dio, a giudicare la terra,
perché a te appartengono tutte le genti!
Salmo 82: Chi sono gli ’elohim?
Questa strana situazione di giudizio riguarda degli ’elohim iniqui che si mettono dalla parte dei malvagi senza voler comprendere le esigenze divine di giustizia. Eppure sono dèi… ma sono anche mortali. Che significa tutto questo?
La prima cosa da comprendere è il senso biblico del vocabolo ’elohim, che non designa di per sé il Dio di Israele, anche se spesso è a lui riferito. Il termine designa una qualunque entità soprannaturale o presunta tale, quindi anche gli angeli, i demoni o i falsi dèi; ma qui è riferita a creature umane. In senso traslato, infatti, dato che la sua radice designa l’«esser forte», indica anche i «potenti».
Un doppio strato
Come avviene in altri casi nella Bibbia, questo testo ha avuto una rilettura che ne ha reinterpretato il significato originario.
In epoca arcaica, il Salmo 82 era una requisitoria anti-idolatrica in cui il Dio d’Israele convocava a giudizio nella sua corte gli ’elohim, gli dei nelle altre nazioni, e ne svelava la vacuità: non sapendo liberare dall’oppressione e difendere dall’ingiustizia, essi si svelano, come gli uomini, votati alla morte. Il Dio vero, immortale, è un Dio liberatore ed eterno, colui che difende il debole e fa giustizia al povero.
In epoca successiva, quando il politeismo non rappresentava più un problema, il Salmo 82 è stato riletto come requisitoria contro la corruzione dei giudici (cfr. anche il Salmo 58). Il Signore convoca a giudizio gli ’elohim, cioè i magistrati, i potenti della terra, e li accusa di oppressione e sfruttamento del povero. Essi, che si illudono di essere onnipotenti e immortali, andranno incontro alla morte come qualunque altro uomo. L’unica giustizia che può giudicare la terra è quella del Signore che si manifesterà nella storia.
In questo modo il Salmo 82 non concettualizza solo l’abbattimento dell’idolatria, ma anche la desacralizzazione delle forze umane, politiche, economiche e giudiziarie che credono di reggere il mondo.