Lettura continua della Bibbia. Salmo 47 (a JHWH re)

Salmo 47. Antifonario Codex Einsidlensis 121, 2. Seconda metà secolo X. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=42225541

Il salmo 47 è il primo esempio di inno a JHWH re, non solo in ordine canonico ma probabilmente anche cronologico. La liturgia cattolica l’ha utilizzato per l’ascensione di Cristo (il verbo che esprime l’andare a Gerusalemme è ‘alah = ascendere), quella giudaica lo faceva recitare 7 volte prima di far suonare il corno che inaugurava il nuovo anno (festa del Rosh-ha-shanah). Il  contesto è processionale, forse in epoca salomonica, forse successivamente (età di Giosafat, di Acaz, di Ezechia, di Esdra…).

Salmo 47: il testo

2 Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
3 perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.
4 Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
5 Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.
6 Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
7 Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni;
8 perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
9 Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.
10 I capi dei popoli si sono raccolti
come popolo del Dio di Abramo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
egli è eccelso.

Alcune osservazioni

La rilettura del salmo 47 ha assunto facilmente toni escatologici in quanto nella descrizione del dominio divino si passa da Israele – v. 5 – ad un orizzonte universalistico – v. 10 – che del resto era già presente nella tradizione Jahvista.

Vi abbonda la simbologia musicale: risuonano la teru‘ah (antico grido di guerra trasformato in “evviva” liturgico), il battere le mani che scandisce la danza sacra, lo shofar = corno, il cantare inni.

All’invitatorio segue la motivazione tecnica di questo genere di salmi (JHWH malak = JHWH regna), e una profusione di titoli: Melek Gadol (grande Re), ‘Eljon (Altissimo), Nora’ (Terribile), sovrano su tutta la terra.