
Il salmo 19 ha carattere innico. Apparentemente sono due motivi distinti a comporre il salmo 19: il tema del sole (vv. 2-7) e il tema della Torah (vv. 8-11). In realtà, questi due motivi sono collegati; la magnificenza del corso degli astri è solo una prefigurazione della magnificenza, ancora maggiore, della Legge: entrambi rivelano la gloria di Dio e danno vita all’uomo, con la luce fisica e la luce morale. Autorevoli critici propongono questa lettura unitaria, mentre altri dividono il salmo in due composizioni autonome, chiamate 19A e 19B; nate distintamente, solo successivamente esse si sarebbero saldate in un dittico:
- un inno arcaico al Sole (Shemesh), probabilmente di matrice cananea (vv. 5-7), poi allargato in un “canto dei cieli” (vv. 2-5),
- ed un elogio della Torah (vv. 8-14) riconducibile alla restaurazione post-esilica. La redazione finale avrebbe lasciato traccia visibile nel v. 15, come in un’antifona conclusiva che professa l’adesione degli oranti alla Legge del Creatore del cosmo.
Vv. 2-7 Inno dei cieli
La simbologia della prima parte del salmo è di tipo nuziale (il sole come sposo che esce dal talamo della notte) e militare (il gibbôr, l’eroe che si rallegra nella vittoria).
Più che di un inno, si tratta di una descrizione meditativa dei cieli che cantano la gloria di Dio.
Cieli e firmamento sono spazi personificati.
Giorno e notte sono tempi personificati.
Anche il loro silenzio è un linguaggio universale che tutta la terra può capire. Il soleè l’esempio concreto di questa gloria, come uno sposo, un atleta, un prode.
Vv. 8-11 Inno alla Torah
Questa seconda parte contiene sei doppie affermazioni, con una regolarità che sembra rispecchiare l’ordine che la Torah vuole stabilire.
Il v. 11 contiene l’affermazione riassuntiva nelle immagini più preziose dell’oro (valore) e del miele (sapore).
La legge del Signore è intesa qui nel senso più ampio di rivelazione del Signore nella storia della salvezza.
La parte conclusiva (vv. 12-15) è una supplica per ottenere la purificazione dai propri errori e la protezione dagli insolenti.