Viaggio nella Bibbia. Rut e Giona

Rut. Di Nicolaes Berchem (1620-1683) – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20279266

Questa volta, nell’arco di una settimana, leggeremo due deliziosi libretti biblici che pur collocati in settori diversi dell’Antico Testamento rispecchiano un unico genere letterario, quello detto dei Midrashim. Infatti, Rut e Giona sono solo in minima parte personaggi storici; sono, piuttosto, protagonisti di racconti edificanti che hanno lo scopo di evidenziare e trasmettere particolari significati etici.

La narrazione contenuta nel libro di Rut si colloca idealmente fra il libro dei Giudici e il libro di Samuele, raccordandoli con la storia di una giovane moabita che si integrò nel popolo di Israele scegliendo il Signore come suo Dio. Si integrò talmente che divenne ava del re David e quindi del Messia venturo: un dato difficilmente inventabile, essendo imbarazzante attribuire al grande Davide una bisavola straniera e per di più moabita. Su questo dato storico l’autore ha ricamato una storia edificante molto bella e poetica e ricca di significato.

Pure estremamente ricca di significato è la storia favolosa di Giona, un autentico profeta, abbastanza sconosciuto, dell’VIII secolo a.C., divenuto suo malgrado predicatore di penitenza ad un popolo pagano. Anche qui sull’estremamente scarno dato storico si innesta una serie di ampliamenti fantasiosi ed anche inverosimili.

Nel caso dei racconti che hanno al centro Rut e Giona è fondamentale la categoria dello straniero: Rut è una straniera moabita che si converte al Dio di Israele e viene inclusa nel suo popolo; Giona è il profeta che anche se con reticenza predica la conversione agli stranieri, per cui la grande città pagana, amata da Dio nella sua infinita misericordia, si pente e si salva, col suo carico di innocenti, bambini ed animali…

Rut e Giona: Calendario di Lettura