Lettura continua della Bibbia. Il Risorto (Marco 16,1-20)

Le donne al sepolcro. Di Bartolomeo Schedoni (1613-1614 circa) – Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=36766868

Il brano conclusivo del Vangelo secondo Marco, riguardante l’esperienza del Risorto, è composito, perché mentre i primi 8 versetti, che si chiudono sul silenzio delle donne, appartengono alla stesura originaria del Vangelo, i vv. 9-20 costituiscono un secondo epilogo aggiunto in tempi antichissimi. Si tratta di versetti aggiunti dopo la prima stesura del Vangelo, dovuti ad una mano diversa da quella di Marco. Tuttavia ciò è avvenuto durante il processo di formazione dei Vangeli, quindi il testo è ispirato anch’esso, anche se l’origine letteraria è diversa dal resto dello scritto.

Il Risorto: il testo

16 1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. 2Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. 3Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». 4Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. 

5Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. 7Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”». 8Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite.
9Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. 10Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. 11Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
12Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. 13Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
14Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. 15E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Il Risorto: la conclusione di Marco (16,1-8)

Secondo il resoconto di Marco, le donne recandosi al sepolcro vogliono rendere onore al corpo di Gesù ungendolo con aromi, secondo l’uso locale; ma trovano la pietra tombale già rotolata, il sepolcro aperto, all’interno un giovinetto biancovestito, seduto alla destra, immagine del Risorto che le invia ai discepoli e segnatamente a Pietro perché diano loro l’annuncio della resurrezione e li indirizzino in Galilea, dove avverrà l’incontro. Le donne però, spaventate, tacciono. Questo significa che il messaggio del Risorto deve essere fatto proprio e annunciato da ogni lettore.

L’aggiunta canonica (16,9-20)

Il secondo brano è una sorta di compilation di tradizioni sul Risorto, che trovano rispondenza negli altri tre Vangeli.

  • In Giovanni.Conformemente a Giovanni, la Maddalena (da cui secondo Luca Gesù ha cacciato sette demoni, quindi era un’inferma, non una prostituta, condizione attribuitale da S. Gregorio Magno che la identifica con l’anonima peccatrice di Lc 7,37 e rimastale nella tradizione latina) è la prima testimone che dà l’annuncio ai discepoli affranti: «apostola degli apostoli» la chiama giustamente Gregorio Magno.
  • In Luca. La seconda apparizione è quella dei discepoli di Emmaus, narrata in Lc 24, come pure quella agli Undici mentre erano a tavola.
  • In Matteo. L’invio missionario degli Undici richiama la conclusione del Vangelo di Matteo, con l’annuncio della salvezza per mezzo del battesimo. I segni della fede dei credenti – fuga dei demoni, capacità di parlare lingue, innocuità dei serpenti e del veleno, guarigione dei malati – sono i segni dell’efficacia della Parola.

Nel racconto di Marco Gesù viene elevato al cielo dopo aver incontrato gli Undici, sottraendosi quindi subito alla loro vista, ma facendo sperimentare loro la sua presenza: il Signore è con loro.

Le donne si erano chiuse nel silenzio, i discepoli nell’incredulità. Sarà solo l’esperienza del Risorto a spezzare la loro resistenza. Il primo miracolo del Risorto è proprio il suscitare fede in questi uomini spaventati e sfiduciati. Una fede che arriva fino a noi.