Lettura continua della Bibbia. Giosuè: La ripartizione della terra (cap. 13-24)

Ripartizione della terra
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La seconda e ultima parte del libro di Giosuè riguarda essenzialmente la ripartizione della terra di Canaan tra le varie tribù (cap. 13-21), seguita da un epilogo.

Ripartizione della terra (Giosuè 13-21)

Per stendere questi capitoli il redattore ha probabilmente utilizzato alcuni documenti:

  • un elenco di confini e/o città dell’epoca premonarchica;
  • un elenco delle città o distretti di Giuda dell’epoca di Giosia;
  • l’elenco delle città di rifugio e delle città di Leviti (cap. 20-21).

L’intenzione è chiaramente teologica: si vuol mostrare che per volontà di Dio la terra è stata distribuita con giusta e sacra ripartizione a tutte le tribù.

Epilogo (cap. 22-24)

L’epilogo, a sua volta, tratta il seguente materiale:

  • ritorno delle tribù transgiordaniche al loro territorio;
  • discorsi di Giosuè;
  • resoconto dell’alleanza di Sichem;
  • morte di Giosuè.

Il libro di Giosuè (cap. 24) si chiude così con il rinnovamento dell’alleanza, di tono chiaramente deuteronomico. Il dono della terra, ricevuto dal Signore, pone un‟esigenza precisa: servire il Signore. La scelta è libera, il popolo può scegliere gli dei locali, ma se sceglie il Signore deve sapere che “egli è un Dio geloso” e non sopporterà la connivenza con l’idolatria (24,19 s.).

Il rinnovamento dell‟alleanza viene celebrato su queste basi, a Sichem. Sichem era sacra alla memoria dei patriarchi: Abramo vi aveva ricevuto la promessa della terra e della discendenza (Genesi 12,6-8), Giacobbe vi aveva sotterrato gli idoli dei familiari e costruito un altare (Genesi 33,18-20). Il vecchio Giosuè vi raduna per l‟ultima volta il giovane popolo di Israele, scrive le parole dell’alleanza “nel libro della Legge di Dio” (24,26) ed erige una grande pietra a testimonianza dell’evento.

Il capitolo si conclude con la notizia della morte di Giosuè, a 110 anni, della sepoltura di Giosuè e dei resti di Giuseppe, traslati dall’Egitto, e della morte e sepoltura del sacerdote Eleazaro figlio di Aronne. Scompare, così, tutta la generazione dell’Esodo. È un cerchio che si chiude, ma per aprirsi su un successivo segmento della storia della salvezza.