
1834: Proibito il passaggio delle bestie dai chiostri
Il guardiano P. Angelico dalla Trappola, “assai zelante, non volle che le bestie passassero pei Chiostri, abuso antichissimo, lo proibì, anzi fece tornare indietro i contadini del Sig. Gaetano Montini Gonfaloniere di Chiusi. Dietro questo fatto il Comune non volle più graziare il Dazio sul bosco e convenne pagarlo fino all‘anno 1846” (MdC p. 92 s.).
1835: Fatto riparare l‟Organo dal Tronci (MdC p. 93).
Gennaio 1838: Salvato dall’assideramento
“Nel gennaio 1838 Lorenzo Marcucci, che veniva da Montirone, restò affatto perduto nell‘uso delle membra in questi poggi; portato qui per cura dallo Speziale Fr. Giovanni Battista da Bibbiena, fu salvato dalla morte” (MdC p. 93).
7 maggio 1838: I nuovi superiori
Il Capitolo Provinciale alla Verna elegge Provinciale il P. Agostino Bigelli di Siena, “il primo dei vestiti dopo la soppressione napoleonica. Si racconta che sapeva a memoria tutta la Bibbia” (Catalogo p. 85 s.). Viene nominato Guardiano alla Verna P. Primo da Compito. “Tolse il sistema antichissimo di pagare le opere col pane” (MdC p. 95).
1840: Rifacimento degli affreschi del Corridoio
Luigi Ademolli di Firenze con il figlio Giovanni, a spese del Comune di Firenze, “restaurano”, rifacendoli o modificandoli irreparabilmente, gli affreschi di Fra‟ Emanuele da Como nel corridoio delle Stimmate. Della loro opera rimangono solo tre scene (MdC p. 95).
Il rifacimento degli affreschi del Corridoio non fu molto felice. Nel 1865 l‟abate Porcellotti scrive dei dipinti della loggia delle Stimmate: “Nel correr degli anni l‘umidità, e la rigidezza dell‘aria malconciarono quelle vive pitture; né molto meglio le conciò il pennello di Luigi Ademolli, che nel 1840 prese il carico di restaurarle” (p. 355).
La serie delle pitture esistenti dopo il rifacimento degli affreschi del Corridoio
Ecco sommariamente (le scene sono più complesse) la serie dei 21 affreschi, come risultano dalla Guida del P. Mencherini nel 1902:
- Annunciazione della nascita di S. Francesco in una stalla.
- Battesimo del bambino col nome di Giovanni, poi rinominato Francesco per volontà del padre.
- Un uomo semplice stende il mantello davanti a Francesco.
- L’abbraccio al lebbroso.
- Francesco, dopo aver ricevuto la missione dal Crocifisso di S. Damiano, si spoglia davanti al padre.
- S. Francesco scrive la Regola.
- Approvazione della Regola.
- Francesco appare ai frati in un carro di fuoco.
- Francesco predica a Perugia.
- S. Chiara riceve l’abito da S. Francesco.
- Francesco risuscita un annegato.
- Francesco alla Verna converte il brigante Lupo.
- Capitolo delle Stuoie.
- S. Francesco predica davanti al Sultano.
- Visioni di S. Francesco.
- S. Francesco risuscita un bambino facendo portare della frutta. La Vergine gli dona un pomo. Questo affresco di F. Emanuele da Como, staccato dalla parete per preservarlo, è custodito nel convento (vedere QUI).
- Concessione del Perdono di Assisi.
- Predica agli uccelli.
- Gesù dona a S. Francesco tre monete: i voti di obbedienza, povertà e castità (affresco rimasto di Luigi e Giovanni Ademolli).
- Stigmatizzazione di S. Francesco (come sopra).
- Transito di S. Francesco (affresco rimasto di F. Emanuele da Como).
Ai lati della porta della Cappella Loddi altri due affreschi degli Ademolli: la donazione del Monte a S. Francesco e la prima venuta di S. Francesco alla Verna.