Ridere fa bene. Avete notato come siano gravi e cupi i cosiddetti fondamentalisti, quelli che prendono tutto alla lettera e non capiscono lo spirito di uno scritto, di una considerazione? Come siano seriosi quelli che hanno la mente chiusa e non riescono ad ascoltare gli altri, a dialogare? Non riescono a ridere di cuore, tutt’al più possono sogghignare o sghignazzare grossolanamente. Il senso dell’umorismo, al contrario, è sottile, è indice di una mente acuta ed aperta… non per niente la Bibbia è piena di umorismo, il popolo di Dio nasce da una sua risata (Isacco significa Egli riderà) e Dio ride con il Leviatan, come recita il salmo 104.
Se iniziassi a seguire la linea di humour che pervade tutta la Scrittura (anche San Paolo, con tutto il suo zelo apostolico, fa dell’ironia) non la finirei più. Per il momento, mi limito a lasciare la parola a papa Francesco, che venerdì scorso ha incontrato comici da tutto il mondo ed ha rivolto loro un magnifico discorso. Un discorso che fa pensare.
Ridere fa bene. Papa Francesco, Agli artisti del mondo dell’umorismo
«Cari amici! … In mezzo a tante notizie cupe, immersi come siamo in tante emergenze sociali e anche personali, voi avete il potere di diffondere la serenità e il sorriso. Siete tra i pochi ad avere la capacità di parlare a persone molto differenti tra loro, di generazioni e provenienze culturali diverse.
A modo vostro voi unite la gente, perché il riso è contagioso. È più facile ridere insieme che da soli: la gioia apre alla condivisione ed è il miglior antidoto all’egoismo e all’individualismo. Ridere aiuta anche a rompere le barriere sociali, a creare connessioni tra le persone. Ci permette di esprimere emozioni e pensieri, contribuendo a costruire una cultura condivisa e a creare spazi di libertà. Voi ci ricordate che l’homo sapiens è anche homo ludens; che il divertimento giocoso e il riso sono centrali nella vita umana, per esprimersi, per imparare, per dare significato alle situazioni.
Il vostro talento è un dono, un dono prezioso. Insieme al sorriso diffonde pace, nei cuori, tra le persone, aiutandoci a superare le difficoltà e a sopportare lo stress quotidiano. Ci aiuta a trovare sollievo nell’ironia e a prendere la vita con umorismo. A me piace pregare ogni giorno – da più di quarant’anni lo faccio – con le parole di San Tommaso Moro: ”Dammi, Signore, il senso dell’umorismo”…
Ma voi riuscite pure in un altro miracolo: riuscite a far sorridere anche trattando problemi, fatti piccoli e grandi della storia. Denunciate gli eccessi di potere; date voce a situazioni dimenticate; evidenziate abusi; segnalate comportamenti inadeguati…Ma senza spargere allarme o terrore, ansia o paura, come fa molta comunicazione; voi svegliate il senso critico facendo ridere e sorridere. Lo fate raccontando storie di vita, narrando la realtà, secondo il vostro punto di vista originale; e in questo modo parlate alla gente di problemi piccoli e grandi.
Secondo la Bibbia, all’origine del mondo, mentre tutto veniva creato, la Sapienza divina praticava la vostra arte a beneficio nientemeno che di Dio stesso, primo spettatore della storia. Dice così:
“Io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo” (Proverbi 8,30-31).
Ricordatelo: quando riuscite a far sgorgare sorrisi intelligenti dalle labbra anche di un solo spettatore – questo che dirò adesso non è eresia! – fate sorridere anche Dio.
Voi, cari artisti, sapete pensare e parlare umoristicamente in diverse forme e diversi stili; e in ogni caso il linguaggio dello humor è adatto per comprendere e per “sentire” la natura umana. L’umorismo non offende, non umilia, non inchioda le persone ai loro difetti. Mentre oggi la comunicazione genera spesso contrapposizioni, voi sapete mettere insieme realtà differenti e a volte anche contrarie. Quanto abbiamo bisogno di imparare da voi! La risata dell’umorismo non è mai “contro” qualcuno, ma è sempre inclusiva, propositiva, suscita apertura, simpatia, empatia. Mi raccomando, pregate il Signore e chiedete il senso dell’umorismo…
Si può ridere anche di Dio? Certo, e non è bestemmia questo, si può ridere, come si gioca e si scherza con le persone che amiamo. La tradizione sapienziale e letteraria ebraica è maestra in questo! Si può fare ma senza offendere i sentimenti religiosi dei credenti, soprattutto dei poveri.
Cari amici, Dio benedica voi e la vostra arte. Continuate ad allietare la gente, specialmente chi fa più fatica a guardare la vita con speranza. Aiutateci, con il sorriso, a vedere la realtà con le sue contraddizioni, e a sognare un mondo migliore! Vi benedico di cuore; e vi chiedo per favore di pregare per me: a favore, con il sorriso, non contro!
… Vi auguro il meglio e che Dio vi accompagni in questa vocazione tanto bella di far ridere, dei comici. È più facile fare il tragico che il comico, è più facile. Grazie per far ridere e anche grazie del ridere dal cuore. Che il Signore vi benedica a tutti. Grazie!».
Ridere fa bene: Preghiera di San Tommaso Moro
«Dammi Signore, una buona digestione
e anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo,
col buonumore necessario per mantenerla.
Dammi Signore, un’anima santa,
che sappia far tesoro di ciò che è buono e puro,
e non si spaventi davanti al peccato,
ma piuttosto trovi il modo di rimettere le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
e non permettere che mi crucci eccessivamente
per quella cosa tanto ingombrante che si chiama “io”.
Dammi Signore, il senso dell’umorismo,
fammi la grazia di capire gli scherzi,
perché abbia nella vita un po’ di gioia
e possa comunicarla agli altri.
Così sia».
Risonanze fra gli artisti
Fra gli intervenuti Christian De Sica, al quale il Papa ha ricordato il proprio apprezzamento per il film Miracolo a Milano di suo padre Vittorio; il trio Aldo Giovanni e Giacomo; Whoopi Goldberg, che pensa di invitare papa Francesco a partecipare al suo nuovo Sister Act (3); Lino Banfi e e Giorgio Panariello, Luciana Littizzetto, Enrico Brignano e Nino Frassica, Massimo Boldi, Jerry Calà ed Enrico Beruschi di drive-ininiana memoria; Giovanni Scifoni, che commenta: «Mi ha colpito molto quando il Papa ha detto che facciamo sorridere Dio. Noi ci accontentiamo di far ridere… già se qualcuno ride va bene».