Viaggio nella Bibbia. Il rapporto fra David e Gionata: il linguaggio

Rapporto fra David e Gionata
Immagine da me realizzata con AI tramite www.deepai.org

Il rapporto amicale fra David e Gionata è stato oggetto, in tempi recenti, di discussioni sulla natura più o meno omofila del rapporto stesso. Per quanto si tratti di un falso problema, cercheremo di approfondirlo.

Si tratta di Berith (patto)

Il vocabolo usato per indicare il legame di amicizia fra David e Gionata è berith che solitamente indica un’alleanza o un accordo tra singole persone o tra popoli, ma è usato anche per designare l’alleanza stabilita tra Dio e Israele. È un’alleanza asimmetrica, in quanto è stretta fra Dio e la realtà umana, creaturale.

Il patto che Gionata stringe con David vuole ricalcare questa stessa asimmetria: è Gionata, da figlio di re, che lo offre, simboleggiando tale dono con le sue vesti, mentre David, semplice pastore, si limita ad accettare.

In secondo luogo, analizziamo il linguaggio usato per esprimere questo patto, linguaggio che non vale a dimostrare l’omosessualità del rapporto fra Davide e Gionata attraverso il testo biblico.

I verbi dell’amicizia (o dell’amore)

1. Il verbo qashár, “legare”, usato per descrivere il vincolo che si crea fra le anime di Gionata e Davide, si riferisce più spesso ad un legame di tipo politico, anche cospiratorio, che ad un legame amoroso.

2. Il verbo ’aháv e il sostantivo ’ahavah, rispettivamente “amare” e “amore”, sono impiegati nell’ebraico biblico per esprimere il sentimento profondo che un uomo può provare ugualmente per una donna, per Dio, per un amico. Non esiste infatti nell’Antico Testamento un termine che esprima unicamente il concetto di “amicizia”.

3. Il verbo ḥaféz con il significato di “compiacersi”, “gradire”, “essere contento di”, che esprime l’affetto di Gionata verso Davide (1 Samuele 19,1), si trova, è vero, in Gen 34,19 e Deut 21,44 in relazione al piacere provato per una donna; lo stesso verbo, però, è utilizzato anche per esprimere il gradimento che Saul prova inizialmente verso il giovane Davide, ed anche l’apprezzamento di Dio nei confronti di Davide. Più spesso ancora, questo verbo indica il piacere che si prova per una cosa o nel  fare qualcosa.

4. Il verbo nasháq, “baciare”, viene usato per esprimere le effusioni scambiate fra David e Gionata. Ma lo stesso verbo nel Pentateuco ripetutamente descrive il bacio tra due maschi: padre – figlio, suocero – genero, o due fratelli. È un’usanza che esiste nella cultura biblica all’interno della cerchia familiare. Davide e Gionata, del resto, sono cognati.

Tutto questo linguaggio, insomma, è più generico di quanto non sembri…