Briciole di storia alvernina (43). Prosegue l’opera di Gerino da Pistoia (1509)

Prosegue Gerino da Pistoia
Beato Guglielmo. Gerino da Pistoia, 1509. Si notino i caratteri più marcatamente perugineschi dell’opera. Foto di A. Ferrini

Continuano i lavori di rifinitura della chiesa grande, ma prosegue anche l’opera di affrescatura dei medaglioni di Santi e Beati francescani nel Dormitorio del convento a cura di Gerino da Pistoia. Lo scopo non è decorativo: queste figure di santi umili, missionari, martiri, devono essere di monito ai religiosi che in quelle celle dormono.

Dicembre 1508: i libri del coro

”Et di dare lire una et soldi dua, li quali sono per resto de‘ denari li quali hebbe per comprare le charte per libri del choro” (Ms C f. 113v).

1509: ultimata la chiesa grande…

Viene finalmente completata la chiesa maggiore (Guida p. 191).

3 luglio 1509… si fa anche il lastrico

“Ricordo come Agnolo scarpellino di Fiesole uenne a llauorare qui adi tre di luglio, per fare i lastrico dinançi alla porta della chiesa grande, et per suo salario de‘ hauere ducati dua el mese d‘acordo con frate Cherubino Guardiano; et lauorò dua mesi” (Ms C f. 115v).

Viene fatta la porta; si pone nel Coro il banco del leggio, pregevolmente intarsiato da Piero di Zanobi (Ms C f. 115 v.; 116r; cfr. Pierotti p. 247; Memoriale f. 2v).

1509: Prosegue l’opera di Gerino da Pistoia

Prosegue Gerino da Pistoia
Beato Bernardino da Feltre, legislatore dei Monti di Pietà allo scopo di combattere la piaga dell’usura. Gerino da Pistoia, 1509. Foto di A. Ferrini

Gerino da Pistoia, assistito dal “garzone” Giovan Battista pistoiese, continua la serie dei Santi e Beati francescani nel Dormitorio del convento, e dipinge un affresco nel Refettorio, forse un Cenacolo (Ms C f. 115 v. – 116 r.; 119r – 119v; Memoriale di cose notabili f. 2 v.; cfr. Pierotti p. 251). Sulla prima campagna di Gerino vedere QUI.

Dormitorio della Verna, Corridoio S. Antonio da Padova, Beato Egidio di Assisi. Qui si vede piuttosto la mano di Giovan Battista da Pistoia, assistente di Gerino. Foto di A. Ferrini

L’opera però non è completa, rimangono altri medaglioni da affrescare…

Nello stesso anno il guardiano Cherubino Conzi da Firenze fa rimuovere l’antico cimitero ubicato nel luogo dell’attuale cappella Loddi e fa scalpellare il masso delle Stigmate e riquadrare la cappella “perché fussi più spatiosa”, allo scopo di facilitarne l‟accesso (Mariano p. 86; Miglio p. 113; 128).