Lettura continua della Bibbia. Giosuè 6-7: Presa di Gerico

Presa di Gerico
Presa di Gerico. Di Jacques J. Tissot, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4090672

Anche l’episodio della presa di Gerico nel libro di Giosuè ha uno spiccato carattere liturgico, indicato dai giri dell’Arca intorno alle mura e dalla presenza di sacerdoti.

La circonvoluzione delle mura da parte dell’Arca portata dai sacerdoti viene ripetuta per sette giorni consecutivi, sette volte il settimo giorno, con suono di trombe e grido di guerra (TERÛAH). Semplificando ed enfatizzando la narrazione, l’agiografo riferisce che dopo di ciò “le mura crollarono”. Tuttavia, in 24,11 affermerà che davanti a Gerico si svolsero aspri combattimenti.

Presa di Gerico: il crollo delle mura… che ci sono ancora

Gerico, situata a – 250 metri sotto il livello del mare nella depressione del Mar Morto, è la città più bassa della terra. È da considerarsi, fra quelle conosciute, anche la città più antica della storia (insieme a Damasco): data la sua posizione favorevole per la disponibilità di acqua, al centro di un’oasi, è abitata da almeno 11.000 anni, ed ha conosciuto nei secoli diversi insediamenti.

Il primo, risalente al mesolitico, vede le sue origini negli anni 12.000 – 10.500 a.C. Un secondo insediamento risale all’età del bronzo (dopo il 1700 a.C.) fino al XIV secolo a.C. Sono state rinvenute le mura ciclopiche dell’età del Bronzo Medio, risalenti circa al 1650-1550 a.C., ma pare che quando iniziò la conquista di Giosuè nessuno vivesse più a Gerico. Al tempo di Giosuè, Gerico era già in rovina o comunque era poco abitata, ridotta ad un piccolo centro di scarsa importanza.
L’antica città fu riedificata invece dal re Achab (870 a.C.) e poi passò sotto le diverse dominazioni fino ad arrivare all’epoca romana. Erode il Grande impiantò un nuovo centro (è la Gerico di Gesù) a circa 3 km e mezzo dalla città attuale, costruita dai crociati e poi riedificata nel XIX secolo.

Una storia movimentata, in cui però le mura ciclopiche di Gerico sono ancora in piedi, mentre di quelle dell’epoca di Giosuè non vi è traccia. La presa di Gerico mediante la caduta delle mura sembra perciò più un atto simbolico che reale. Alcuni pensano che CHÔMAH vada inteso nel senso figurato di guarnigione anziché di mura.

Conquistata la città, gli israeliti dovevano applicare l’interdetto, uccidendo tutti e bruciando tutti i loro beni, per evitare la tentazione dell’eclettismo religioso. Risparmiarono solo Rachab e la sua famiglia. Anche questo appare più un atto simbolico, ideale, che storico propriamente detto.