
Preghiera e riflessione: è sicuramente questo ciò che è chiesto ai cardinali elettori in questo momento. Il conclave si dovrebbe aprire fra il 15° e il 20° giorno dal decesso del Papa, quindi fra il 5 e il 10 maggio, ma potrebbe essere anticipato se a Roma fossero già presenti tutti i cardinali che sono in grado di partecipare alle votazioni. Intanto, la sera del Lunedì dell’Angelo, in tutto il mondo la gente si è raccolta in preghiera nelle chiese. Come nella mia chiesa: davanti all’altare il ritratto di papa Francesco e il Cero pasquale, simbolo di Cristo Luce del mondo.
Nel suo semplicissimo testamento spirituale Francesco ha scritto:
“Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”.
Francesco diceva sempre: “Non dimenticatevi di pregare per me”. Ma adesso bisogna pregare per il suo successore, che troverà un mondo a pezzi, in una scena politica in cui, come anche diceva sempre papa Francesco, si sta combattendo una terza guerra mondiale a pezzi, e forse i pezzi si salderanno, se le strapotenze mondiali non avranno giudizio…
Preghiera e riflessione

Preghiera e riflessione per la Chiesa, dunque, ma anche profonda riflessione per il mondo, per una perdita che ha colpito l’umanità intera privandola di un uomo di pace. Sicuramente molti potenti della terra saranno a Roma per presenziare alle esequie di un Papa che non ha avuto timore a manifestare le proprie opinioni in campo sociale e politico, sempre fedeli ai dettami del Vangelo. Trump ci sarà, ha detto. Ha ordinato bandiere a mezz’asta in tutti gli Stati Uniti. Ci sarà una delegazione della Chiesa ortodossa russa, con le condoglianze del patriarca Kirill. Accomunati, per una volta, dal cordoglio Putin e Zelensky. Cordoglio di re Carlo III, di Nuova Delhi, degli stati arabi. La Cina tace, Israele parla solo per bocca del presidente Isaac Herzog. Si vedrà…