Questo l’ho visto stamani in una vetrina, ve lo assicuro, giurin giurello. Una vetrina che sembrerebbe fuori tempo per il 22 marzo, già primavera, ma in tono se si sta tornando indietro: si va verso Pasqua o verso Natale?
Ma sì che lo so, marzo è un mese pazzerello, vedi il sole e prendi l’ombrello… Ma questa non è la pioggerellina di marzo che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto, e che dice “Passata è l’uggiosa invernata, passata, passata!”. E allora, il cuor che l’ascolta è felice…
Grazie, Angiolo Silvio Novaro, per la bella poesia fresca di primavera che allietava le nostre giornate scolastiche anche se magari dovevamo impararla a memoria. Ma questa non sembra la stessa pioggia dei suoi tempi, che sono quasi i miei tempi. Fa freddo! Va bene marzo pazzerello, un po’ c’è il sole un po’ ci vuole l’ombrello, ma fa freddo! Quando mai, in questa zona climatica, a marzo si sono registrati 2 gradi di minima? Tuttavia, riporto ugualmente la poesia della pioggerellina di marzo, in segno di speranza…
Pioggia di marzo (Angiolo Silvio Novaro)
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia,
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi,
di rondini, ed anche
di stelle di mandorlo, bianche…
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Ciò canta, ciò dice:
e il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto.