Lettura continua della Bibbia. Atti: Il terzo discorso di Pietro (cap. 4)

Pietro: terzo discorso
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Il pavido Pietro che si era defilato dalla scena del Gethsemani e aveva rinnegato per ben tre volte il suo Maestro ancora vivo non teme, adesso che lo sa morto ma Risorto, di affrontare le autorità religiose di Gerusalemme.

Pietro lo fa con suo terzo discorso, rispettoso perché riconosce il ruolo delle autorità per la vita del popolo, ma anche deciso, senza esitazioni.

Lui che Gesù ha chiamato Pietro rimanda ad un’altra Pietra, il Cristo, quella su cui si fonda la sua fede che è anche la fede della Chiesa: è evidente il richiamo al salmo 118 (v. 22) che contiene l’immagine della pietra scartata dai costruttori ma divenuta testata d’angolo. I “costruttori” hanno scartato Cristo, anzi crocifisso, ma Dio l’ha risuscitato come Unico della storia in cui è possibile trovare salvezza.

Tale è la franchezza (ancora la parresia) di Pietro, anche in questo suo terzo discorso tenuto davanti ai capi del popolo, da sbilanciarli. Di fronte al segno innegabile della guarigione dello storpio, il loro problema non è comprendere se venga o meno da Dio, ma nasconderlo! Il silenzio intimato agli apostoli, però, non ha effetto…

Una comunità forte della sua debolezza

Anzi, tutto questo appare come un adempimento di un’altra Scrittura, il salmo 2 che parla di trame e di complicità tra i popoli contro il Messia: Erode e Pilato, infatti, e i capi di Israele, si sono alleati contro il Cristo, ma la forza del Signore è con coloro che credono in lui…

La comunità che si è formata nel Suo nome non ha risorse umane, anzi abbraccia una condizione di vita indifesa e povera, ma forte della comunione con Lui:

«La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l’importo di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno».