
Intorno agli apostoli si crea un grande movimento, da Gerusalemme e dai dintorni, per i prodigi che compiono e per le parole che dicono. Inevitabile, dunque, un nuovo intervento delle autorità religiose: il sommo sacerdote, che normalmente apparteneva alla corrente dei sadducei in quanto membro delle grandi famiglie sacerdotali, e i sadducei stessi, che nel sinedrio costituivano la maggioranza, gelosi, secondo Luca, del prestigio degli apostoli, li fanno incarcerare. Quanta la sorpresa quando al mattino la cella viene trovata vuota dietro le guardie che la vigilano debitamente, mentre gli apostoli sono di nuovo nel tempio a predicare! L’angelo che nella notte li ha liberati ha ordinato loro di continuare a dire al popolo le parole di vita.
Parole di Vita
Ecco, parole di vita: è questa la differenza con le parole sterili di tanti altri uomini, capi che hanno la morte dentro e la diffondono con ciò che dicono e con ciò che fanno. La parola del Vangelo dona vita, e vita eterna. Il comportamento ipocrita di questi antichi capi viene ancora in luce: vogliono mettere a tacere gli apostoli ma cercano di evitare una sommossa del popolo, proprio come avevano fatto con Gesù assegnando a Giuda l’incarico di portarli da lui con discrezione. Un piano che fallisce: Dio ordina di dire parole di Vita, e queste Parole di Vita non si possono scambiare con le parole degli uomini.
Quando Luca scrive la sua opera, il IV Evangelista non ha ancora messo per scritto la propria, ma non tarderà a far risuonare l’accorata professione di Pietro in risposta alla provocazione di Gesù: «Volete forse andarvene anche voi?». «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (6,67-68).
E poiché le sue sono Parole di Vita, non resta che obbedir loro…
La risposta di Pietro: Bisogna obbedire a Dio
29Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. 30Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. 31Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. 32E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».