
Una manovra strampalata: il passo successivo. Dopo aver predisposto un piano antiusurpazione ed aver aspettato 30 anni, arriva per Benedetto XVI il momento di attuarlo… con un gioco enigmistico di anfibologie.
Il Papa enigmista
Siamo nel 2013. Secondo la fantapolitica di Cionci, Farè & Company, Benedetto XVI non riesce a far fronte alle pressioni che subisce da parte del potere globalista. Sa che alla sua morte avrà luogo un Conclave invalido perché sarà pilotato dalla lobby massonica gay. Questo Conclave eleggerà un antipapa e nessuno se ne accorgerà. Allora, dopo non aver fatto niente per otto anni per arginare il problema costituito da questo strapotere mondano, Benedetto XVI decide di anticipare le mosse degli altri. Decide di fingere di rinunciare al Pontificato in modo da mantenere lui il munus di Papa e quindi rendere nulla l’elezione del suo successore. Ne segnala la nullità con un codice segreto fatto tutto di anfibologie o doppi sensi.
Confutazione: Ratzinger non è stato un Papa enigmista
No, mi spiace, non esiste il Papa enigmista. Bisogna dare atto a Cionci che una parola in più l’ha imparata: anzi due, il sostantivo e l’aggettivo che ne deriva. Ha imparato il sostantivo anfibologia e l’aggettivo anfibologico; magari anche l’avverbio anfibologicamente. Chissà come ne è fiero: non è da tutti. Ora che l’ha imparato, lo mette in tutte le zuppe. Nella sua interpretazione tutto, nel linguaggio scritto e parlato e persino gestuale di Benedetto XVI, diviene anfibologico, cioè provvisto di un doppio senso. Scrive “Dichiaro di rinunciare”? allora vuol dire che in realtà non rinuncia. Dichiara obbedienza al nuovo Papa? ma il titolo di Papa si dà anche ai patriarchi ortodossi, quindi non indica il suo successore ma un antipapa. Afferma di non essere più Pontefice Sommo? Inverte apposta i termini, per far capire che in realtà è ancora lui il Sommo Pontefice. La serie delle anfibologia è infinita, perché Cionci deve a tutti i costi trovare nelle parole di Benedetto XVI la conferma della sua teoria, anche quando queste vogliono dire tutt’altro. Ci manca solo – sto scherzando – che quando Benedetto XVI diceva “Devo andare in bagno” volesse dire: “Bagno, però, nel senso di bisogno di purificazione, perché con la mia anfibologia segnalo il male che Bergoglio porta nella Chiesa”… Sto scherzando, ripeto: ma ci manca poco. Tutte queste overdose di pretese anfibologie non valgono niente e non portano a niente.
Un comportamento grave
Inoltre, il comportamento continuamente dissimulatorio attribuito a Benedetto XVI gli fa un gran torto, perché contraddice gravemente quello che deve essere il comportamento cristiano: «Sia il vostro linguaggio: sì, sì; no, no; il superfluo procede dal maligno» (Matteo 5,37). Il comportamento di papa Ratzinger sarebbe di tipo machiavellico, non cristiano, in quanto sia pure per (dicono loro) evitare un male peggiore avrebbe consegnato la Chiesa nelle mani (dicono loro) di un usurpatore massone, causando un profondo scisma e una (dicono sempre loro) grave corruzione. Di tutte le anime che in questo modo (dicono ancora loro) si perderebbero, chi è responsabile se non colui che ha causato questa terribile (sempre secondo loro) situazione?
Eh già, alla faccia della franchezza cristiana che ha portato gli apostoli, e Pietro avanti a tutti, a sfidare il mondo!
Da parte mia, ho impiegato molto tempo a smontare completamente la teoria demenziale dell’usurpazione: avrei potuto impegnarlo più utilmente, ma dato che questo ammasso di chiacchiere turba e disorienta molti, per non parlare di quelli che ci cascano in pieno, ho ritenuto mio dovere dare questo contributo, affidandolo alla Divina Provvidenza che ne farà quello che vorrà.