
Dal 10 al19 aprile 1924 è presente alla Verna Padre Agostino Gemelli per un breve corso di Esercizi Spirituali. In tale occasione il poeta Giulio Salvadori gli manda la poesia “La rondine della Verna” (“La Verna” maggio 1924 p. 79).
La rondinella di San Francesco (Giulio Salvadori)
O monte della Verna
la tua foresta
com’è sicuro asilo
dalla tempesta!
Com’è pieno di pace
quel tuo convento!
la rustica sua corte
come rammento!
Le brune rondinelle
dal bianco petto
han posta i loro nidi
lì sotto il tetto.
Dai voli per gli spazi
con le ali a croce
tornano qui battendole
con dolce voce.
Passano i frati pii
Dicendo: – Ave!
la. rondinella canta
sotto la trave.
Tenera e delicata
la melodia,
la rondine la tace
lungo la via.
Del picciol core amante
tutto il tesoro
effonde ella in quel canto
dolce e sonoro;
la rondine lo tace
tra i tetti alteri
là dove l’aria è grave,
biechi i pensieri.
Ma qui venne Francesco
tra queste mura,
la rondinella canta
senza paura.
Padre Agostino Gemelli
Tra i nomi degli amici della Verna impegnati nel mondo della cultura e dell’impegno sociale, di una cultura cioè che si fa vita e servizio, non può mancare il nome di Padre Agostino Gemelli. Il notissimo fondatore dell’Università Cattolica del S. Cuore fu una delle personalità di maggior spessore nel mondo cattolico, medico convertito alla fede e fattosi frate francescano, uomo di scienza e ispiratore di fermento culturale nell’ambito della società del nostro tempo.
Per Padre Gemelli, il ritiro alla Verna non è mai parentesi o evasione. Era un momento di cammino verso Dio nel mondo, negli impegni quotidiani: contemplazione, cioè, ma anche annuncio, spinta missionaria, principio da tradurre nel campo del sapere, del vivere, dell’operare nella Chiesa e nella società. Padre Gemelli scende dalla Verna, ogni volta, sempre più convinto che Francesco abbia qualcosa di importante da dire al mondo di oggi, attraverso la testimonianza di uomini e donne cittadini del mondo e operanti nel mondo come consacrati. In lui, come in Armida Barelli, come in La Pira, risulta evidente come il luogo e la memoria delle Stimmate abbiano animato e influenzato la sfera religiosa e artistica, culturale e politica della nostra età.