Briciole di storia alvernina (116). P. David da Bibbiena

Padre David da Bibbiena
Gli intarsi del coro delle Stigmate. Di Sailko – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=117645182

Negli anni di fine Ottocento, Padre David Baldassarri da Bibbiena svolge un’importante opera di restauro alla cappella delle Stigmate, cercando di restituirla alle forme gotiche originarie al di là delle modifiche subite nel corso dei secoli. Il coro delle Stigmate viene anche arricchito di intarsi.

1892: Un altare gotico

Il Padre David da Bibbiena disegna ed erige un nuovo altare, ispirato a forme gotiche, per la cappella delle Stimmate (Guida p. 166 s.). Si smonta e si ripulisce la robbiana della Crocifissione (Guida p. 170).

Così scriveva nel suo Progetto di restauro:

“Povera cappella troppo diversa da quella del secolo XIV e XV! Distrutte le sue volte a sesto acuto, il suo cielo stellato, le sue finestre ogivali da cui veniva modesta luce cotanto atta al raccoglimento; cancellate dalle volte e pareti le storie del Gaddi e di Iacopo, pagine sempre aperte all’ammirazione dei portenti serafici; non più visibile il crudo sasso ove l’uomo di Dio prese da Cristo l’ultimo sigillo; murata buona parte della base dello stupendo quadro robbiano… raschiate le aureole ed altri fregi tanto sapientemente messi ad oro; lasciate in abbandono le superbe tarsie del coro (lavoro del Cinquecento); avvallato e deteriorato il cornicione con quelle statuette di martiri, vere eresie dell’arte scultoria. Almeno si fossero usati la squadra e il regolo allorché si fecero le predelle sotto gli stalli, ma invece si posero a caso, come si operò alla cieca facendo l’attual pavimento” (Guida p. 189).

1894: Una comunità di 99 frati

A fine secolo, la Comunità religiosa della Verna ammonta a 99 persone, di cui solo 27 sacerdoti, 65 laici, e 7 novizi. Dei laici, ben 48 sanno leggere e scrivere, solo 17 sono rimasti del tutto illetterati. Nell’elenco risultano entrambi i farmacisti – infermieri, F. Albino Serboli, sessantenne, e F. Achille, di soli 24 anni (Filza XXIX n. 23).

1894-5: Gli intarsi del coro

Sempre nell’ambito di un progetto di restauro, Fra Leonardo Galimberti da Legnaia (1859-1948) restaura il Coro delle Stimmate decorandone gli specchi con medaglioncini intarsiati raffiguranti i personaggi che testimoniarono o illustrarono il miracolo delle Stimmate. Rimuove anche le statue di legno che nel 1695 erano state infelicemente collocate sulla cornice (Guida p. 170-176).

1895: Finestrone a sesto acuto

P. David Baldassarri riapre nella sacrestia delle Stimmate il finestrone a sesto acuto che era stato chiuso nel Seicento (Lensi p. 123).

Francesco Torricelli di San Piero in Bagno dona alla Verna una quarta campana, più grossa delle altre (circa 9 quintali), uscita dalla fonderia Rafanelli di Pistoia, con la spesa di circa 3.000 lire (MdC p. 175).