Una dichiarazione lampante: obbedienza al nuovo Papa

Obbedienza al nuovo papa
Papa Francesco e Benedetto XVI il 5 luglio 2013. Di Mondarte – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=56454986

Parole di Benedetto XVI dopo la lettura della dichiarazione di dimissioni:

«Prima di salutarvi personalmente desidero dirvi che continuerò ad esservi vicino con la preghiera specialmente nei prossimi giorni affinché siate pienamente docili all’azione dello Spirito Santo nell’elezione del nuovo Papa. Che il Signore vi mostri quello che è voluto da Lui. E tra voi c’è anche il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza. Per tutto questo con affetto e riconoscenza vi imparto di cuore la benedizione apostolica».

Anche una dichiarazione lampante come questa viene rifiutata nel suo significato indiscutibile da Cionci in virtù di un partito preso. Vediamo come distorce, punto per punto, questa dichiarazione.

La preghiera per l’elezione del nuovo Papa

«Continuerò ad esservi vicino con la preghiera specialmente nei prossimi giorni affinché siate pienamente docili all’azione dello Spirito Santo nell’elezione del nuovo Papa».

Cionci scrive:

«Attenzione. Nulla è come appare…Bergoglio venne così eletto antipapa, cioè papa illegittimo, ed è oggi il patriarca di una chiesa scismatica. Per questo Benedetto lo chiamava “papa” (come avrebbe chiamato papa Teodoro II, il patriarca copto ortodosso) e infatti non ha mai detto che  Francesco “è” il papa LEGITTIMO. D’altronde il termine Papa è in sé anfibologico, infatti, anche storiograficamente quando ad esempio ci si riferisce al periodo del Grande Scisma d’Occidente si usano espressioni come “i Papi di Avignone, i Papi di Pisa”, pur essendo canonicamente degli antipapi».

Risposta:

E va bene, il termine Papa è generico, questo possiamo ammetterlo senza difficoltà. Anche diversi patriarchi ortodossi sono chiamati“Papa”. Nel testo della dichiarazione che ha letto, però, Ratzinger lo ha chiamato Sommo Pontefice, il che è inequivocabile (due volte: ad eligendum novum Summum Pontificem; in eligendo novo Summo Pontifice). Inoltre: perché promettere incondizionata reverenza ed obbedienza ad un papa che non sarebbe un vero papa? Così dicendo, spinge tutti gli altri a seguire il suo esempio! Ma continuiamo.

Specialmente nei prossimi giorni

«… L’inciso “specialmente nei prossimi giorni” è fondamentale perché in questo modo sottilissimo, ma linguisticamente impeccabile, Benedetto ci dice che continuerà nel tempo, sine die, a pregare perché i cardinali siano docili all’azione dello Spirito Santo anche se questa preghiera è più intensa “nei prossimi giorni”. Non dice “continuerò a pregare per voi nei prossimi giorni per l’elezione del nuovo papa”. Capite la differenza?

Fino alla morte Benedetto ha pregato perché i cardinali siano docili all’azione dello Spirito Santo, comprendano la sede impedita e intervengano a norma della Universi Dominici Gregis per cacciare l’usurpatore e convocare un vero conclave composto da “costoro ai quali compete” cioè i veri cardinali pre 2013, come raccomanda nella Declaratio, facendo così da sponda, con questa sua continua perorazione, all’implorazione a Maria da Lui fatta proprio per questa intenzione e contenuta nella Declaratio».

Risposta:

È ovvio che «i prossimi giorni» sono quelli di preparazione e di svolgimento del conclave. Benedetto non dice che pregherà solo nei giorni seguenti, ma che nei giorni seguenti la sua preghiera sarà speciale: e perché, se non per l’elezione del nuovo Pontefice? Dunque, Benedetto XVI dice che prima e durante il conclave pregherà in modo speciale perché i cardinali siano docili allo Spirito Santo nell’elezione del nuovo Papa, ma quello che in realtà vorrebbe dire, secondo Cionci, è che pregherà perché capiscano di dover cacciare l’usurpatore (che ha fatto eleggere lui e che hanno eletto loro) e indire un vero conclave composto dai cardinali nominati da Ratzinger. Ma il conclave che nel 2013 ha eletto papa Francesco era già composto dai cardinali nominati da Ratzinger oltre che, i più anziani, da Giovanni Paolo II. Certamente nessuno era stato nominato da Bergoglio che non era ancora papa… Ma vi rendete conto?

  •  Convocare un conclave
  • per far eleggere un antipapa
  • per fare alla fine un vero conclave costituito dagli stessi cardinali del 2013 (quei pochi, è ovvio, che non sono ancora deceduti)?

Questa è follia.

Ma proseguiamo.

Quello che è voluto dal Signore

«Che il Signore vi mostri quello che è voluto da Lui».

«Qui, anfibologicamente, si può riferire all’individuo da eleggere, ma suona male e, in senso lato, è molto più plausibile “il Signore vi mostri ciò che è stato voluto da Lui”, cioè la temporanea usurpazione del trono petrino e il disegno escatologico di cui sopra.

Risposta:

Può anche darsi che “quello” si riferisca non alla persona ma alla situazione. Questo si può ammettere. È il seguito che non torna: il Signore avrebbe voluto l’usurpazione del trono di Pietro e le disastrose conseguenze che ne sarebbero – secondo Cionci – derivate? La spaccatura nella Chiesa fra una maggioranza che (grazie a Dio) segue Francesco come il vero Papa e la piccola minoranza rumorosa che ne contesta l’elezione? Uno scisma? È volontà di Dio, o volontà degli uomini che nella loro meschinità perseguono scopi da Lui non voluti?

Tra voi c’è anche il futuro Papa

«E tra voi c’è anche il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza».

Ma il bello arriva qui. Non riporto gli arzigogoli di Cionci su quell’“anche”,  che mi sembrano del tutto irrilevanti ai fini di questa analisi: è ovvio che, benché vi sia la possibilità che sia eletto un battezzato al di fuori del collegio cardinalizio, il nuovo papa sarebbe stato scelto al suo interno, e quindi sarebbe stato presente alla dichiarazione di Ratzinger. Tutto lì.

«“E tra voi, tra il Collegio Cardinalizio, c’è ANCHE il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza”.

I papi, dunque, sono due: uno legittimo che dovrà essere ancora eletto, ma che n’è ANCHE un altro, illegittimo… Nel collegio cardinalizio, fra i cardinali infedeli della Mafia di San Gallo c’è sicuramente ANCHE quel futuro papa illegittimo al quale Benedetto promette fin da allora obbedienza e reverenza. Sicuramente i mafiosi di San Gallo, pilotando un conclave invalido, non avrebbero eletto un papa che non fosse della loro cerchia, ma anzi, come emerso dalle dichiarazioni del card. Danneels nel 2015, Bergoglio era proprio il candidato del Gruppo di San Gallo. Ecco perché l’“altro papa”, quello illegittimo, è certamente nel collegio cardinalizio e non verrà scelto al di fuori.

Quindi, mentre Ratzinger avrebbe continuato a pregare ad libitum perché i cardinali un giorno si dimostrino docili allo Spirito Santo risolvendo l’usurpazione e nominando un vero nuovo papa, lui si assoggettava, mite come un agnello sacrificale, a quel papa illegittimo che sarebbe stato scelto solo tra i mafiosi di san Gallo.

E infatti è andata esattamente così:  Benedetto XVI è stato incondizionatamente reverente e obbediente verso il papa illegittimo che lo ha impedito. Lo avete mai visto ribellarsi, protestare,  mettere in dubbio la legittimità della sua elezione? NO. Mai».

Risposta:

Qui, Cionci si dà proprio la zappa sui piedi. Ma come, dopo aver ripetuto a sazietà che Ratzinger ha moltiplicato in tutti i modi il suo messaggio “Il papa sono io e Bergoglio è un usurpatore”, adesso afferma che è stato obbediente verso l’usurpatore senza mai mettere in dubbio la legittimità della sua elezione. E allora, se non ha mai messo in dubbio la legittimità di questa elezione, il Codice Ratzinger, che la dichiarerebbe invalida sulla base dei segnali con cui Benedetto ha manifestato continuamente il proprio dissenso, dove va a finire?

Ricapitolando

Parlando ai cardinali, Benedetto XVI dice chiaramente che pregherà in modo speciale nei giorni successivi per l’elezione del nuovo Papa, che nella Declaratio aveva chiamato Sommo Pontefice, e cui promette da subito e incondizionatamente reverenza e obbedienza.

Nella distorsione operata dagli arzigogoli di Cionci, Benedetto starebbe invece parlando di un antipapa e avrebbe pregato perché i cardinali comprendessero di dover cacciare questo usurpatore e convocare un vero conclave composto da “costoro ai quali compete”, cioè i veri cardinali pre 2013, cioè loro stessi! Un replay, dunque? Questa situazione di usurpazione e di scisma sarebbe voluta da Dio, e il papa che doveva essere eletto sarebbe stato un antipapa da cacciare ma di cui Benedetto non avrebbe mai messo in dubbio la legittimità. Qui involontariamente cade tutto il castello di carte costruito sul niente da Cionci: l’obbedienza di Benedetto XVI ad un papa di cui non mette in dubbio la legittimità chiude la questione. Fine.

P.S. La mafia di San Gallo è il nome ironicamente usato dall’autore per indicare un gruppo di alti prelati, di mentalità aperta, che si incontravano presso il monastero di S. Gallo in Svizzera. Tra questi, il cardinal Martini arcivescovo di Milano, Walter Kasper vescovo di Stoccarda, Karl Lehmann, vescovo di Magonza.

Il testo di Cionci si trova QUI.