
Non molesterai il forestiero…
Esodo 22 20Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri nel paese d’Egitto.
21Non maltratterai la vedova o l’orfano. 22Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io ascolterò il suo grido, 23la mia collera si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
24Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
25Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai al tramonto del sole, 26perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando invocherà da me l’aiuto, io ascolterò il suo grido, perché io sono pietoso.
Aiuta l”asino e il bue del tuo nemico…
Esodo 23 1Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un’ingiustizia. 2Non seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviare verso la maggioranza, per falsare la giustizia.
3Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo.
4Quando incontrerai il bue del tuo nemico o il suo asino dispersi, glieli dovrai ricondurre. 5Quando vedrai l’asino del tuo nemico accasciarsi sotto il carico, non abbandonarlo a se stesso: mettiti con lui ad aiutarlo.
6Non farai deviare il giudizio del povero, che si rivolge a te nel suo processo.
7Ti terrai lontano da parola menzognera. Non far morire l’innocente e il giusto, perché io non assolvo il colpevole.
8Non accetterai doni, perché il dono acceca chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti.
9Non opprimerai il forestiero: anche voi conoscete la vita del forestiero, perché siete stati forestieri nel paese d’Egitto.
Non molesterai il forestiero: la politica di Dio
Da notare innanzi tutto come la tutela dello straniero immigrato, il gher, formi inclusione, incornici tutto il brano. Come Israele ha conosciuto la condizione di straniero, e come Dio lo ha soccorso e tutelato, così Israele deve comportarsi con gli stranieri: non opprimerli, ma rispettarli nella loro debolezza. È la politica di Dio, essere per gli altri quello che Dio è stato per noi.
Verso i poveri è doveroso stabilire una relazione di aiuto, esemplificata in alcuni casi.
- Il prestito è doveroso come aiuto fraterno: deve essere elargito senza chiedere un interesse, altrimenti si tratta di usura. Questa norma vale all’interno di Israele.
- È consentito chiedere un pegno a garanzia della restituzione. Ma se il pegno prelevato è il mantello, significa che il debitore è un povero che possiede solo quel bene: la sera gli va restituito perché possa coprirsi con esso.
- Non si può seguire la maggioranza violando la giustizia. Il ricco in tribunale non deve essere favorito; ma neppure il povero. La giustizia tutela tutti ugualmente.
- La legge dell’aiuto fraterno vale persino verso il nemico: la carità si estende agli animali (tipizzati nel binomio familiare di asino e bue), che devono essere aiutati e ricondotti alla loro casa.
- Israele conosce bene la condizione di forestiero: non deve opprimere lo straniero ma trattarlo come il Signore ha trattato lui forestiero e oppresso in un paese straniero.